Minaccia e maltratta la convivente, 41enne arrestato a Trezzano

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I Carabinieri di Trezzano sul Naviglio hanno arrestato lo scorso venerdì un italiano di 41 anni accusato di maltrattamento psicologico e fisico e di aver procurato lesioni gravi alla compagna, un’italiana 38enne, con cui convive dal 2017. Il provvedimento scaturisce da un’attività d’indagine che ha permesso di accertare e documentare i reiterati comportamenti vessatori posti in essere dall’uomo, per questioni economiche e per gelosia, che sono consistiti in aggressioni fisiche, con urla, schiaffi, pugni e spintoni, fino a quando, in un’occasione, ha impugnato un coltello da cucina ricattandola e minacciandola per impedirle di lasciarlo. Un altro aspetto di queste condotte sono state le ripetute pressioni psicologiche, poste in essere dopo aver ottenuto la sottomissione fisica, e sono consistite nell’annullamento della dignità e della stima personale della donna, che da circa un anno era stata costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, come dormire sul divano per paura di venire uccisa nel sonno. In particolare l’uomo, fin dall’inizio della loro convivenza, la pedinava costantemente e la teneva sotto controllo, fino ad appostarsi di fronte ai luoghi dove la donna lavora, anche con la pretesa di ricevere da lei i soldi guadagnati. In più occasioni ha, inoltre, provocato lesioni personali alla convivente, la quale ha dovuto far ricorso a cure mediche, l’ultimo episodio è avvenuto il 21 Febbraio 2021 quando l’uomo è andato su tutte le furie poiché la madre e il fratello della donna si sono recati sotto l’abitazione dove i due convivono, lei è scesa in strada per salutarli e rassicurarli, ma una volta rientrata in casa, è stata insultata e spinta contro lo spigolo della parete urtando la fronte, dopodiché l’uomo le ha puntato un coltello alla gola asserendo che se fosse accaduto ancora che qualcuno l’avesse cercata a casa, lui l’avrebbe uccisa.  In quella circostanza la vittima è riuscita ad uscire di casa ed a recarsi presso la Stazione Carabinieri, ove ha denunciato quanto accaduto, descrivendo i più gravi episodi di violenza subiti nel corso degli anni e fino a quel momento mai denunciati per timore di ritorsioni ancora più violente. La donna si è poi recata presso l’Ospedale San Carlo Borromeo per le lesioni ricevute al volto e dimessa con 21 giorni di prognosi. Il comportamento tenuto dall’uomo nel corso degli anni ha portato la donna ad isolarsi, dai propri amici ed anche dalla propria famiglia d’origine, ed il figlio 17enne di lei a trasferirsi a casa della nonna materna. L’uomo è stato condotto in carcere a San Vittore.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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