Covid, Bertolaso: vaccini, da aprile dosi per grande operazione nazionale

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“Il ministro Speranza ha detto che dopo Pasqua arriverà una ‘grande ondata’ di vaccini per tutta Italia e quindi, nonostante le difficoltà e disagi che stiamo vivendo, dobbiamo guardare verso un’assicurazione di questo genere. Poi, diamo tempo al nuovo commissario, generale Figliuolo, per orientarsi al meglio, ma mi sembra che sia già in linea e coerente con le cose che si debbono fare”. Lo ha detto Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale anti-Covid 19 per la Lombardia in un’intervista rilasciata a Lombardia Notizie Online, dopo aver partecipato oggi alla riunione tra Governo, Regioni, Commissario per l’emergenza e Protezione Civile.
“Credo che ad aprile, anche con l’arrivo del vaccino ‘Johnson & Johnson’ e con nuove prospettive, come quello russo Sputnik – ha aggiunto Bertolaso – dovremmo avere un numero sufficiente di dosi per iniziare questa grande operazione di somministrazioni su tutto il territorio nazionale”.
Guardando più specificatamente alla Lombardia, Guido Bertolaso ha aggiunto: “In Lombardia abbiamo approvato quelli che saranno i centri più importanti per vaccinare tutti i cittadini predisponendo la pianta organica per operare al meglio. Per ora abbiamo vaccinato oltre 100.000 soggetti ‘over 80’. Inoltre stiamo procedendo con le categorie a rischio, i disabili, chi lavora nel comparto della sanità, le Forze dell’ordine, le Forze armate e, in questi giorni, iniziamo anche con gli insegnanti. Oggi viaggiamo su una media di 20.000/23.000 persone al giorno e stiamo aumentando man mano che riceviamo più vaccini”.
Infine, in merito all’ordinanza regionale che colloca la Lombardia in fascia ‘arancione rafforzata’, Bertolaso ha concluso: “Se noi guardiamo le statistiche dei ricoveri negli ospedali della provincia di Brescia e più in generale di tutta la Lombardia, nell’ultima settimana si vedono aumentare in modo esponenziale i ricoveri. E’ certo che questa variante si sta diffondendo in modo molto rapido anche tra i bambini e gli adolescenti. Quindi certe decisioni, in momenti di emergenza, vanno prese anche in modo immediato. Ovviamente creano disagio, ma in questo caso era molto più importante salvaguardare la vita umana”.

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