Milano celebra la “Giornata dei Giusti dell’umanità” con cinque nuove targhe commemorative all’interno del giardino a loro dedicato al Monte Stella. Le lastre rivolte a chi ha fatto del bene salvando vite umane e difendendo la dignità delle persone sono state scoperte questa mattina dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dal presidente di Gariwo, Gabriele Nissim e dal vicepresidente dell’UCEI, Giorgio Mortara. I cinque nuovi Giusti sono: Dag Hammarskjold Segretario Generale Onu, Nobel per la pace, ha pagato con la vita il suo impegno per creare un’istituzione al servizio della pace e della cooperazione internazionale priva d’interessi di parte; Carlo Urbani, medico italiano, attivo in operazioni umanitarie, nel 2003 è stato il primo a identificare la SARS e a rendere pubblico il pericolo, realizzando un protocollo di quarantena e pagando con la sua stessa vita, colpito dalla malattia; Liu Xiaobo, autore della Carta 08, manifesto dove ha auspicato la democrazia politica in Cina, condannato e imprigionato, ha ricevuto il Nobel per la pace ed è divenuto simbolo della lotta per i diritti umani; Liu Xia, pittrice cinese, sottoposta agli arresti domiciliari affinché non diffondesse la voce del marito Liu Xiaobo, non ha mai ritrattato il loro legame e ha proseguito la sua lotta per la democrazia e Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema americana, si è battuta per la democrazia, la parità di genere e la difesa delle minoranze, esemplare portavoce dell’uguaglianza tra gli esseri umani. “Nella Giornata dei Giusti abbiamo voluto indicare il legame indissolubile che esiste tra la difesa della democrazia e la prevenzione dei genocidi nel mondo – ha detto il presidente di Gariwo, Gabriele Nissim -. Non sono due mondi contrapposti, perché se la democrazia fiorisce e si allarga è più facile intervenire per porre rimedio all’indifferenza e a nuovi mali estremi. Se invece l’odio, la cultura del nemico, la messa in discussione del pluralismo prevalgono, come del resto aveva compreso molto bene Primo Levi nel libro “I sommersi e i salvati”, si aprono praterie per nuovi conflitti, che possono generare guerre, crisi e atrocità di massa. Anche la quotidianità è una lente di ingrandimento per quello che può accadere altrove”. Per il sindaco Giuseppe Sala: “Il Giardino dei Giusti è l’emblema della Milano giusta, tollerante, antifascista, che ripudia l’odio e difende la democrazia. È un luogo della memoria, che simboleggia le storiche vocazioni ambrosiane dell’accoglienza e della partecipazione”. Durante la cerimonia è stato letto anche il messaggio inviato dal presidente della Camera, Roberto Fico. (MiaNews)
Gabriele Nissim, presidente di Gariwo.