La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha sottoposto a fermo di indiziato del delitto di tentata rapina aggravata e lesioni gravi e aggravate W. B., 46 anni, pluripregiudicato. L’11 febbraio scorso, l’uomo, armato di coltello, era entrato nel negozio Yamamay di piazza Cordusio e aveva tentato una rapina: quando la commessa, una donna di 28 anni, si era opposta procurandosi una ferita da arma da taglio all’altezza dell’ascella per la quale aveva avuto una prognosi di 21 giorni. Nella colluttazione anche il rapinatore si era ferito alla mano, lasciando sul luogo del delitto numerose tracce ematiche dalle quali gli specialisti del reparto di Genetica della Polizia Scientifica avevano estrapolato un profilo genetico.
Immediatamente i poliziotti della Squadra Mobile milanese hanno avviato l’indagine, coordinata dal Procuratore Aggiunto Laura Pedio e dal Sostituto Procuratore Stagnaro, anche con la visione delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza del negozio e di tutta la zona del Centro città. Parallelamente, con la collaborazione dell’Ufficio Statistiche ed Analisi Criminale della Divisione Anticrimine della Questura di Milano, è stata svolta un’attenta attività di analisi dei possibili profili compatibili e sin da subito il profilo di B. W., per curriculum criminale e descrizioni fisiche, è stato giudicato compatibile.
L’altro ieri gli agenti della Sesta Sezione Falchi hanno rintracciato l’uomo presso l’abitazione di un pregiudicato in zona Corvetto, ove aveva trovato nascondiglio di fortuna, e che, alla vista degli agenti, ha tentato di nascondersi sotto il letto. L’arrestato aveva una vistosa fasciatura, alla mano destra, riconducibile alle ferite riportate in occasione della tentata rapina: era stato medicato presso un ospedale fuori Milano dove aveva fornito al pronto soccorso le generalità di un’altra persona dicendo di essersi ferito accidentalmente spaccando una vetrata.
All’interno dell’abitazione, i poliziotti della Squadra Mobile hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro alcuni indumenti indossati il giorno della rapina. Le indagini, inoltre, degli specialisti del settore Biologia del Gabinetto Regionale Polizia Scientifica hanno accertato che il sangue rinvenuto in sede di sopralluogo era quello di W.B.
La persona arrestata è risultata altresì destinataria di un provvedimento di sospensione della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale. Ormai da tempo aveva fatto perdere le proprie tracce rendendosi irreperibile all’indirizzo di residenza.