“La salute non è una merce”, presidi davanti agli ospedali lombardi

Iniziativa del Coordinamento diritto alla salute della Lombardia e Medicina Democratica a un anno dall'inizio della pandemia.

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Il presidio davanti all'ospedale di Desio

“La salute non è una merce”, “la sanità non è un’azienda”. Con questi slogan, il coordinamento diritto alla salute della Lombardia e Medicina Democratica hanno organizzato dei presidi davanti ad alcuni ospedali lombardi (San Gerardo di Monza, ospedale di Desio, Mantova, Bergamo, Pavia, Como, Brescia, Saronno, Cremona, Lodi, Codogno, Varese, Menaggio, Melegnano) e davanti a Palazzo della Regione Lombardia. La data non è stata scelta a caso: esattamente un anno fa, veniva scoperto il “paziente 1” e iniziava l’emergenza sanitaria da Covid in Italia. “Chiediamo il commissariamento della sanità lombarda, rifiutiamo la legge Maroni e la privatizzazione dell’assistenza ai malati cronici” spiegano i promotori dell’iniziativa. “Rivedichiamo la tutela e la ricostruzione della sanità pubblica, tanto più in una Regione, la Lombardia, nella quale l’impresa privata, fatta entrare con l’alibi dei miglioramenti indotti dalla concorrenza, ha introdotto il criterio del profitto e depauperato il sistema pubblico, mortificando le sue originarie funzioni principali, cioè la presenza del servizio sanitario nel territorio e il primato della prevenzione”. “Riteniamo insufficiente – continuano i promotori – la semplice sostituzione dell’assessore Gallera con la Moratti e l’affidamento delle vaccinazioni a Bertolaso come super commissario. Queste sono solo modifiche di facciata. che prefigurano ulteriori devastazioni. A un anno dal paziente uno, il vero ammalato di neoliberismo e imprevidenza e incompetenza è la sanità lombarda. Vogliamo l’abbandono del modello che ha portato alla distruzione della sanità pubblica lombarda. La sanità  è un diritto di tutti, senza differenze di reddito e di territorio”

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