Venerdì scorso 5 febbraio a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino italiano di 44 anni che gestiva lo spaccio di hashish dall’agenzia immobiliare in cui lavorava e una donna italiana, sempre di 44 anni, che spacciava cocaina servendosi di corse taxi.
L’arresto dell’uomo è scaturito da un mirato servizio dei poliziotti della Squadra Mobile di Milano, le cui indagini hanno portato gli agenti in zona Bonola dove, attorno alle 17, hanno notato un ragazzo giungere nei pressi di un’agenzia immobiliare dalla quale, dopo pochi minuti, è uscito il 44enne, dipendente dell’agenzia in qualità di consulente immobiliare, che ha venduto una dose di hashish al giovane. Nel corso della perquisizione dell’agenzia, i poliziotti, all’interno del cassetto della scrivania del 44enne, incensurato, hanno rinvenuto e sequestrato mezzo etto di hashish. Nell’abitazione dell’uomo, invece, gli agenti della Squadra Mobile hanno rinvenuto 4 panetti di hashish per oltre 400 grammi e un bilancino di precisione. Il consulente immobiliare, incensurato, è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Qualche ora più tardi, gli agenti della Squadra Mobile, hanno eseguito un altro arresto per droga: in questo caso le indagini hanno portato i poliziotti a una donna di 44 anni, incensurata anch’essa, che, rintracciata come passeggera di un taxi, è stata seguita sino in zona Lorenteggio. Entrata e uscita da un condominio dopo pochi minuti, la donna è risalita a bordo dello stesso taxi, facendosi portare in direzione centro città fino in in Largo Treves. La donna è scesa dall’automobile e ha atteso l’arrivo di un cittadino italiano 47enne al quale ha venduto due dosi di cocaina. Avuta certezza della cessione, gli agenti della Squadra Mobile hanno fermato la donna, che nel frattempo si era allontanata a piedi in Corso di Porta Nuova: la 44enne aveva con sè 8 involucri di cocaina, occultati nella borsetta, per un peso di circa 4 grammi, oltre a 350 euro provento dell’attività di spaccio, e due telefoni cellulari. La perquisizione è stata estesa alla sua abitazione di Corso Lodi dove, all’interno di una valigia, sono state rinvenute altre 83 dosi già confezionate di cocaina per un peso di circa 40 grammi.