Spreco alimentare, raccolte 76 tonnellate di cibo in un anno

Il bilancio della raccolta delle eccedenze presso gli hub di quartiere di Milano.

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A due anni dall’apertura del primo Hub di Quartiere milanese contro lo spreco alimentare a Isola, cui è seguita l’apertura dell’Hub Lambrate lo scorso ottobre, il bilancio della raccolta delle eccedenze per il 2020 è di 76 tonnellate: 62 quelle raccolte tra gennaio e febbraio e tra giugno e dicembre in via Borsieri e 14 nell’hub da poco inaugurato di via Bassini. Lo comunica Palazzo Marino.
“Questa azione ci ha permesso di continuare a lavorare per raggiungere obiettivi di sostenibilità – afferma la Vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo –, ma anche di diritto al cibo sano. La quarta priorità della Food Policy è la lotta agli sprechi e per questo entro l’estate verranno aperti altri due Hub di Quartiere con nuovi partner, al Corvetto e al Gallaratese”.
“Gli Hub di quartiere nascono da un metodo sviluppato dalla Food Policy di Milano insieme ad altri soggetti – dichiara Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo – e reso possibile dalla presenza di reti sul territorio come il Programma Qubi – la ricetta contro la povertà infantile di Fondazione Cariplo. Perché contrastare lo spreco alimentare, preparare un pacco di cibo che sia sano ed equilibrato, dedicato a quella persona e alla sua famiglia affinché stiano bene, e consegnarlo attraverso qualcuno che abbia uno sguardo attento e rispettoso, significa prendersi cura. È questa attenzione che fa la differenza nel concreto e rafforza i legami della comunità”.
In occasione del 5 febbraio, Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, il monitoraggio dei dati effettuati dal Politecnico di Milano evidenzia che per la raccolta dell’Hub Isola sono state coinvolte 7 insegne della grande distribuzione (LIDL Italia, Esselunga, Carrefour, NaturaSi, Erbert, Coop Lombardia, Il Gigante) con 9 punti vendita, e 14 onlus; mentre all’Hub Lambrate sono collegate 5 insegne (Esselunga, Il Gigante, Bennet, LIDL Italia, Penny Market) con 8 punti vendita, e 11 onlus. Le famiglie raggiunte sono oltre 3.300, in cui vivono 1.630 minori, per circa 152.000 pasti equivalenti.

“Anche di fronte alle difficoltà del periodo – afferma Alessandro Perego, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano –, i risultati del primo Hub di Isola e del recente Hub di Lambrate hanno dimostrato la sostenibilità di un modello che si basa su processi operativi strutturati e solide collaborazioni intersettoriali. Gli Hub costituiscono anche un punto centrale nella rete sociale di un quartiere. Continueremo a lavorare a stretto contatto con le imprese donatrici e tutti i partner del progetto per garantire la continuità e la replicabilità del sistema in altre aree della città”.

“La crisi causata dal Covid ha colpito pesantemente l’economia di molte famiglie, aggravando purtroppo le condizioni di coloro che già prima avevano difficoltà a reperire beni di prima necessità – dichiara Alessandro Scarabelli, Direttore Generale di Assolombarda –. Per questo motivo, l’apertura di due nuovi Hub assume una rilevanza ancora più significativa per la tenuta sociale della città. Gli importanti risultati raggiunti sono il segno evidente di quanto sia importante fare squadra e rafforzare il nostro impegno per costruire un modello di recupero delle eccedenze e di redistribuzione a sostegno delle persone più fragili. Intendo quindi ringraziare tutte le aziende che hanno deciso di partecipare attivamente all’iniziativa”.

Oltre al Politecnico di Milano e Assolombarda, partner del Comune di Milano nell’azione della Food Policy, all’iniziativa partecipano Programma Qubi – la ricetta contro la povertà infantile (Isola) e BCC di Milano (Lambrate), nei locali concessi da Avis Milano. Il Banco Alimentare della Lombardia gestisce gli Hub di Quartiere, mentre Number1 ha messo a disposizione due furgoni per i trasporti. Tra le imprese anche Deutsche Bank è stata presente fin dall’avvio dell’iniziativa. L’apertura dei due nuovi hub nei prossimi mesi è possibile grazie al sostegno di Fondazione Snam (Corvetto) e di Fondazione Milan (Gallaratese).

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