Sabato sera, a Milano, la Polizia di Stato, in via Pietro di Pietramellara, ha scoperto una bisca clandestina e denunciato per esercizio di giochi d’azzardo un cittadino cinese di 43 anni. Altri 4 cittadini cinesi: due uomini di 34 e 35 anni e due donne di 34 e 49 anni, sono stati denunciati per il reato di partecipazione a gioco d’azzardo.
Intorno alle 22.30, l’attenzione dei poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, impegnati nel controllo del territorio nella zona di “Chinatown”, è stata attirata da un appartamento di via Pietro di Pietramellara, nel quale dall’esterno si potevano notare le luci accese e varie sagome di persone.
Insospettiti, gli agenti hanno raggiunto l’ingresso dell’appartamento e, dopo aver bussato varie volte senza ricevere nessuna risposta, hanno notato la luce all’interno che veniva spenta improvvisamente e, poco dopo, il cittadino cinese 43enne, aprire la porta. I poliziotti, entrati nell’appartamento composto da varie stanze semi vuote e in pessime condizioni igienico sanitarie, hanno trovato in una stanza tre persone di nazionalità cinese e, successivamente, udito dei rumori da una porta finestra dalla quale stava scappando un loro connazionale. Gli agenti l’hanno trovato e bloccato il cittadino 35enne nelle scale ai piani superiori dello stesso stabile.
I poliziotti hanno subito intuito che, nelle due stanze più grande dell’appartamento arredate solo con un tavolo rotondo al centro e con numerose sedie accatastate lungo le pareti, fosse un luogo di ritrovo adibito a sala da gioco. Infatti, a seguito di controlli, all’interno di un cassetto dell’unico mobile di una stanza è stato rinvenuto un mazzo di carte del tipo da poker e, in un angolo, un panno di colore rosso. Gli agenti, sul cellulare del 43enne, hanno scoperto numerose foto e video in cui si evinceva l’attività di gioco d’azzardo con gruppi di cittadini connazionali e hanno sequestrato, a suo carico, il panno rosso e il mazzo carte. Mentre, a carico dei giocatori, un totale di 2..520 euro.
Tutti i presenti, infine, sono stati sanzionati anche per la violazione della vigente normativa anti-Covid19.