“Ci sia dato il modo di capire cosa sia successo dal 12 ottobre, settimana per settimana e se quindi l’errata classificazione della Lombardia riguardi solo la decisione del 15 gennaio” e se “la zona rossa erroneamente sia stata solo una sola settimana o se anche prima di Natale sia accaduto che, alla luce di questo difetto”, nei dati “l’Rt sia stato calcolato in modo più elevato e la Lombardia abbia subito limitazioni che non avrebbe dovuto subire”: così il sindaco di Bergamo Giorgio Gori in una conferenza stampa con gli altri sindaci di centrosinistra delle città capoluogo della Lombardia, Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Milano e Varese. Gori ha sottolineato che per il calcolo dell’Rt “l’algoritmo non è solo per la Regione Lombardia ed il medesimo da 36 settimane per tutte le Regioni” e che la “svolta è stata quando a partire dal 12 di ottobre” è stato modificato “il meccanismo di certificazione della guarigione”. Prima erano previsti due tamponi negativi e poi invece l’isolamento per 21 giorni dalla data inizio sintomi “ed è importante – ha sottolineato – che queste due date siano ben presenti”. “In apparenza – ha affermato – è proprio questo il punto da cui comincia a determinarsi il problema” perché se “il campo in cui andrebbe indicato lo stato clinico ovvero ‘sintomatico’, ‘asintomatico’, ‘paucisintomantico’, non viene compilato” dalle Regioni, come sarebbe avvenuto nel caso della Lombardia, “il sistema non è più in grado di scaricare il numero dei guariti e i pazienti continuano a rimanere nel numero di coloro che risultano infetti e progressivamente vanno a gonfiare questo dato” che viene considerato per il calcolo dell’Rt. Secondo il sindaco di Bergamo, che ha parlato a nome anche degli altri sindaci di centrosinstra delle città capoluogo “è molto probabile che l’errore non riguardi soltanto il periodo 15-30 dicembre”, proprio perché, ha spiegato “se è vero che è dal 12 di ottobre che il numero dei guariti non viene scorporato dal numero dei pazienti attivi qualora non si sia riempito quel capo, probabile che l’Rt in tutto questo periodo abbia registrato una sopravvalutazione conseguente”. “E’ un dato che si va via via accumulano quindi è probabile che nell’ultimo periodo si sia verificato in modo più eclatante perché arriva alla fine di un trimestre”, ha detto. Per questo “la richiesta che ci sentiamo di fare è che ci sia dato modo di capire cosa sia successo dal 12 di ottobre”. (MiaNews)