Covid, Sala, i cittadini hanno diritto di sapere come stanno le cose

Il sindaco di Milano chiede alla Regione Lombardia di mostrare i dati. La replica di Fontana: "I dati sono pubblici, il sindaco chieda a Roma".

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“Buttare in rissa la questione sull’RT lombardo certamente contribuisce a non far emergere la verità. E i cittadini lombardi, questa volta più che mai, hanno diritto di sapere come stanno le cose”. Lo scrive il sindaco di Milano Beppe Sala sul suo profilo Facebook, intervenendo nella polemica tra giunta Fontana e il ministro Roberto Speranza sulla comunicazione dei dati che hanno causato l’errore di calcolo nell’Rt e hanno prima portato la Lombardia in zona rossa per una settimana.  “Ma una cosa è chiara- prosegue Sala – Il sistema è collaudato, essendo in funzione da mesi, una sola Regione (la Lombardia per l’appunto) sostiene che l’algoritmo di compilazione ha una falla mentre per tutte le altre Regioni ha sempre funzionato senza problemi. Possibile che ci abbia visto giusto solo la nostra Regione? La cosa più semplice per chiudere la questione è che la Regione Lombardia faccia vedere i dati. Il calcolo dell’RT è un fatto eminentemente tecnico, non politico!”
“I dati di Regione Lombardia sono pubblici e il sindaco Beppe Sala lo sa benissimo – replica sui social il governatore Attilio Fontana –  Gli uomini del suo Governo, dopo che abbiamo fatto ricorso al Tar e segnalato anomalie sull’algoritmo dell’Istituto Superiore di Sanità che calcola l’Rt, ci hanno chiesto di integrare i dati già inviati e non modificati con ulteriori specifiche che non fanno parte delle richieste standard. E, come per magia, il rosso è diventato arancione, se non giallo. Al contempo, la richiesta del Ministero si è trasformata in una “rettifica” della Regione, evidentemente per gettare l’errore sugli altri.
Se Beppe Sala vuole sapere perchè l’errore sia stato riscontrato solo per la Lombardia, faccia richiesta al Ministero, a noi non è dato di sapere di un algoritmo segreto che hanno e usano solo a Roma. Magari a lui rispondono”.

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