Sala, Anne Frank come Greta, due storie di coraggio [AUDIO]

Il centrodestra polemizza sulle parole del sindaco e lui scrive una lettera alla comunità ebraica per chiarire il suo punto di vista

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“Penso che Anne sia stata un’anticipatrice della presenza femminile in così giovane età. Viene naturale pensare a Greta Thunberg perché sono due storie di coraggio enorme in cui si parte dalla cosa più semplice che c’è e si arriva a un risultato simile”.  Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ai microfoni di Rai Documentari durante le riprese al Piccolo teatro dell’anteprima del docu-film #AnneFrank. Vite parallele, in onda domani, sabato 23 gennaio,  in seconda serata su Rai1, in prima visione. “Anne ha scritto un diario che poi è diventato uno strumento di educazione e di memoria per tantissime persone – ha continuato Sala -. Greta ha cominciato mettendosi lì con un cartello ed è diventata un simbolo di un movimento. Quando una donna, pure in giovane età, decide di intraprendere un’impresa apparentemente disperata spesso ha più coraggio e quindi, anche da questo punto di vista, è un messaggio di grande contemporaneità”.
Sulle parole di Sala polemizza il centrodestra: “A pochi giorni dalla giornata della Memoria, il sindaco di Milano ha espresso un paragone vergognoso e imbarazzante su Anna Frank banalizzando la immane tragedia della Shoah. Credo debba chiedere scusa alla Comunità Ebraica Milanese”, ha commentato il capogruppo di Forza Italia al Comune, Fabrizio De Pasquale. Per il consigliere regionale della Lega, Gianmarco Senna, “con le sue parole Sala non soltanto insulta la memoria di Anne Frank, ma mette anche in difficoltà la stessa Greta Thunberg, strumentalizzandola come tutti quanti a livello internazionale la stanno strumentalizzando. Decisamente, non mi sarei mai aspettato una caduta di stile di questo livello, nemmeno da un avversario politico”.
Dopo le polemiche il sindaco  Sala, ha scritto una lettera al presidente della comunità ebraica di Milano, Milo Hasbani, per chiarire il suo punto di vista. “È più che evidente che non ci fosse la volontà da parte mia di fare un paragone, che del resto non avrebbe alcun senso, tra il dramma della Shoah e le vicende politiche dell’oggi – si legge nella lettera -. Si parlava di coraggio di giovani donne e il giornalista mi ha portato sull’attualità, facendo un riferimento a Greta. Lo ribadisco con chiarezza: il dramma della Shoah è tragicamente unico e non esiste paragone possibile”. “Sono sempre più che disponibile a un confronto relativamente alla mia azione politica e sono orgoglioso di poter rimarcare la grande e profonda attenzione che abbiamo dimostrato in questi cinque anni per la Memoria della Shoah, con azioni e non solo con parole – ha aggiunto -. Solo per citarne alcune: l’avvio del progetto delle pietre d’inciampo, la valorizzazione del Giardino dei Giusti al Monte Stella, le visite e la valorizzazione del Memoriale della Shoah, il grande progetto Milano è Memoria, la marcia con Liliana Segre, la testimonianza a Palazzo Marino di Piero Cividalli, ultimo superstite Italiano della Brigata Ebraica. Oltre al rispetto che ho sempre portato e sempre porterò alla Comunità e alla cultura ebraica, parte fondante ed essenziale della nostra comunità milanese”.

L’audio del sindaco Giuseppe Sala

 

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