“Salvini ha di fatto commissariato Fontana e la sua Giunta, in Regione decide le poltrone, giudica gli assessori senza alcun mandato popolare da parte dei lombardi. Il tutto nel silenzio del Presidente regolarmente eletto. Palazzo Lombardia viene gestita come una succursale della Lega, come via Bellerio, prima sostenendo e difendendo Gallera da ogni critica, poi cambiando la Giunta”. Così su social Pietro Bussolati, consigliere regionale del Pd, che spiega: “Salvini, la cheerleader europea di Trump, è figlio di una subcultura sovranista che non ha rispetto delle istituzioni e che offre alla Lombardia un Governo non capace di affrontare i nodi di una crisi sanitaria, economica e sociale durissima. Siamo fanalini di coda anche sulle vaccinazioni anti-Covid, le difficoltà economiche della nostra Regione aumentano, siamo sempre più indietro nelle classifiche internazionali e sempre più persone rischiano di trovarsi senza lavoro. Il balletto di poltrone e politiche nella Lombardia è sempre più distante da quanto vorremmo vedere nel lavoro per costruire una Lombardia vicina alla formazione professionale, all’impresa, al piccolo commercio, all’agricoltura e agli artigiani”, conclude Bussolati.
“Qualcuno, da via Bellerio, deve aver dato al presidente di Regione Lombardia il permesso di tornare ad esprimersi. Dopo giorni di silenzio, il presidente-fantasma Attilio Fontana torna a far sentire la sua voce. In merito alla spartizione di poltrone in atto in Regione Lombardia il front-office della Lega ha parlato di un nuovo team e pieno di entusiasmo per affrontare i prossimi anni con nuova energia”: così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, Massimo De Rosa, commentando il post su Facebook pubblicato ieri sera dal presidente della Regione Attilio Fontana. “Sostenere che Letizia Moratti rappresenti il nuovo è di per sé una contraddizione – prosegue De Rosa – viene però da chiedersi se fosse necessario attendere che il disastro assumesse dimensioni così catastrofiche prima di intervenire?”. “Da aprile il Movimento Cinque Stelle chiede un intervento del presidente. Fino a ieri Fontana e la sua maggioranza hanno pubblicamente difeso a spada tratta i protagonisti del fallimento che ha trasformato la Lombardia da locomotiva, a fanalino di coda d’Italia. Oggi ci troviamo con un partito, la Lega, che ha commissariato l’Istituzione regionale arrivando a parlare a nome suo e con un presidente fantasma, esautorato di fatto. Non meritiamo tutto questo”.