Sono 2.884 i panettoni raccolti dall’Associazione Panettone Sospeso e consegnati oggi a Casa Jannacci e a Milano Aiuta. Un numero importante che ha superato le aspettative degli organizzatori e conferma la generale spinta verso la solidarietà che caratterizza il Natale al tempo della pandemia. La seconda edizione dell’iniziativa benefica promossa dall’Associazione no profit Panettone Sospeso, e patrocinata dal Comune di Milano, ha visto la partecipazione di 15 pasticcerie milanesi dove dal 7 al 22 dicembre chiunque poteva acquistare un panettone e lasciarlo “già pagato” per una persona in difficoltà. Per ogni panettone lasciato “in sospeso”, i pasticceri ne hanno aggiunto un altro, raddoppiando così le quantità. A far lievitare sensibilmente i numeri quest’anno sono state le cospicue donazioni in denaro fatte attraverso il sito panettonesospeso.org, oltre 8mila euro raccolti grazie a chi ha deciso di lasciare il proprio contributo “a distanza” e trasformati in panettoni: un gesto virtuale che è diventato solidarietà reale. “Siamo davvero felici e riconoscenti a tutti coloro che hanno reso possibile questo importante risultato – commentano Gloria Ceresa e Stefano Citterio, ideatori e cofondatori dell’Associazione Panettone Sospeso – quindi non solo ai tantissimi milanesi che si sono recati fisicamente nelle pasticcerie per lasciare “in sospeso” i panettoni, ma anche a chi da diversi parti d’Italia, e anche dall’estero, ci ha sostenuto con grande generosità. Ma il nostro ringraziamento più grande va alle quindici pasticcerie che in un anno così difficile per le loro attività si sono messi a disposizione con entusiasmo e generosità contribuendo in maniera sostanziale alla raccolta.” I 2.884 panettoni verranno distribuiti domani agli ospiti di “Casa Jannacci”, la Casa dell’Accoglienza in Viale Ortles che offre assistenza ai senza fissa dimora, e a “Milano Aiuta” la rete di solidarietà creata dal Comune di Milano per sostenere i cittadini e le famiglie in difficoltà a causa del Covid-19. La crisi legata all’emergenza sanitaria ha colpito duramente le fasce più deboli e le persone più fragili causando un aumento della povertà, ma la generosità è stata più forte della pandemia: “tutti insieme siamo riusciti a restituire a questo particolare Natale un po’ della sua magia – continuano Ceresa e Citterio – e il panettone, emblema della condivisione, non mancherà quest’anno anche a chi è solo.”