Pizzul e Rozza (Pd): i cittadini delle case popolari diventino priorità della Regione

0
248

Oltre 231mila persone in Lombardia vivono nelle case popolari, 135mila solo a Milano dove costituiscono circa un decimo della popolazione residente, e infatti nella Città metropolitana si concentrano circa sei inquilini di case ERP su dieci. Circa un terzo del totale sono ultrasessantacinquenni, di cui oltre 23mila (15.491 a Milano) vivono da soli, come da soli, sempre a Milano, vive il 32% dei circa 20mila inquilini disabili. Sette abitanti su dieci delle case popolari hanno redditi familiari al di sotto dei 14mila euro annui, quattro su dieci sotto i 9mila.
Questi e altri dati sulla condizione socioeconomica di chi abita nelle case popolari lombarde sono stati raccolti dal gruppo regionale del Partito Democratico che li ha presentati in una conferenza stampa a pochi giorni dalla discussione del bilancio regionale del prossimo triennio, in Aula il 16 e 17 dicembre. Di fronte alle emergenze emerse, il Pd ha formulato quattro proposte con un presupposto: la qualità della vita di chi vive nei quartieri popolari dovrà diventare una priorità.
“Avremmo immaginato un bilancio regionale volto a ricucire i tanti strappi della pandemia e a sostenere la ripresa di tanti settori in difficoltà – ha dichiarato Fabio Pizzul, capogruppo del Pd in Regione – ma quello che abbiamo sotto gli occhi è un documento deludente, che non fa gli investimenti necessari nemmeno in sanità e che non interviene sulle tante fragilità sociali. Le nostre proposte, quindi, intendono riorientare l’azione regionale a partire da queste priorità.”
“Noi vogliamo una Lombardia che sia in grado di dare prospettive e futuro ai giovani e alle famiglie, anche quelli che vivono nelle periferie urbane e in quelle sociali della nostra Regione” spiega la consigliera regionale Carmela Rozza. “La prima emergenza è la salute, soprattutto laddove gli anziani sono di più. Questo per noi significa recuperare gli spazi idonei a diventare ambulatori da affidare a medici e infermieri che possano essere un punto di riferimento per i quartieri popolari. La seconda emergenza è liberare i tanti disabili dalla segregazione, perché sono ostaggi delle barriere architettoniche. La terza è cambiare prima possibile la legge regionale sulle assegnazioni, che è un vero fallimento, perché oggi ci sono alloggi vuoti che gli enti non riescono ad assegnare e persone che avrebbero diritto alla casa popolare che rimangono senza risposta. La terza è utilizzare le risorse del piano Next Generation EU, quindi i soldi dell’Europa, per far uscire dalla marginalità i quartieri popolari e le tante periferie lombarde, in un’alleanza tra pubblico e privato per realizzare progetti inclusivi complessi dove vi sia promozione del lavoro per le donne, promozione del lavoro per i giovani, recupero della dispersione scolastica, inclusione delle famiglie immigrate e sostegno sociale per anziani e disabili. Quattro proposte a cui attendiamo altrettante risposte”.

Articolo precedenteLombardia verso la zona gialla
Articolo successivoThat’s Life, l’omaggio di Willie Nelson a Frank Sinatra
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.