“Questo è un momento particolare per la nostra città, il mio invito a me stesso e a voi è quello di interpretare l’insegnamento di Sant’Ambrogio, non divise mai, unì, ma scelse la faticosa strada di unire, mettere assieme pensieri diversi e di non creare discriminazioni”: così il sindaco Giuseppe Sala introducendo la cerimonia della consegna degli Ambrogini. “E’ evidente che chi si occupa di guidare da un punto di vista politico e amministrativo la città deve avere queste cose in sé, ma anche voi che siete simboli della città, ancor più da oggi, vi faccio i complimenti e vi invito ad essere ancor più esempio per la comunità”, ha aggiunto rivolto ai premiati. Parlando di Sant’Ambrogio, Sala ha inoltre affermato che “il suo comportamento è tutto ciò che Milano è sempre stato e deve essere”. “Combattè il potere quando usato di spregio alla giustizia, fu sempre dalla parte dei più deboli, poveri. Fece sempre le cose giuste in maniera molto contemporanea – ha detto il sindaco – ed è questo che noi dobbiamo fare. Ci sono le verità assolute e poi le interpretazioni del momento” . Il sindaco ha poi aggiunto : “A volte ci dimentichiamo che questa è una città con 26 secoli di storia e tutte le volte che è stata chiamata al cambiamento ha dato il meglio di sé: a volte il cambiamento è stata una scelta, a volte un obbligo, ora è insieme una scelta e un obbligo. Il cambiamento lo fanno le comunità: non può farlo la politica in sé, la politica deve prendersi sulle spalle l’onere di guidare i percorsi che i cittadini, la cittadinanza dettano. Questo è quello che io credo si debba fare in questo momento nella nostra città. Vogliamo tornare a essere esempio e fonte di ispirazione per il nostro Paese, per l’Europa e per il mondo”.