Covid, come sarà il Natale in Europa

Tutti i Paesi UE regolamentano le festività a seconda dell'andamento dell'epidemia.

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Il nuovo Dpcm che Giuseppe Conte si appresta a firmare introdurrà misure rigorose per Natale. In Europa, gli altri paesi propongono scenari diversi che oscillano tra l’allentamento delle restrizioni, in modo da permettere di trascorrere le festività con i propri cari, e il mantenimento di misure più dure per contenere la diffusione del coronavirus.

La Francia, ad esempio, prevede di allentare le restrizioni sugli spostamenti. Dopo settimane di un lockdown in atto da fine ottobre, infatti, dal 15 dicembre verrà revocata la maggior parte dei limiti imposti. Negozi, teatri e cinema riapriranno per Natale e durante il periodo di festa si potrà far visita ai propri familiari. Resterà in vigore un coprifuoco nazionale dalle 21 alle 7, che però sarà revocato la notte della Vigilia di Natale e a Capodanno. ”Si potrà viaggiare senza autorizzazioni, anche tra le varie regioni”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un discorso alla nazione. Resteranno invece chiusi ristoranti e scuole, che potranno riaprire dal 20 gennaio se i nuovi casi giornalieri di coronavirus saranno al di sotto dei cinquemila contagi. Nessuna data è stata invece fissata per la riapertura dei bar. Dal 28 novembre sono invece ripresi i servizi religiosi, con un limite di trenta persone presenti alle cerimonie. Con grande disappunto è stata invece accolta la decisione di mantenere chiusi gli impianti sciistici, che secondo Macron potrebbero riaprire a gennaio ”se ci saranno le condizioni favorevoli”.

 

In Germania dal 23 dicembre al primo gennaio si potranno incontrare fino a 10 persone di famiglie diverse, contro il limite di cinque da due famiglie previsto da quello che la cancelliera Angela Merkel ha definito un “lockdown light”. La stessa Merkel ha però chiesto ai tedeschi di ”pensarci bene” prima di riunirsi in tal numero. Dal conteggio sono esclusi i bambini di età inferiore ai 14 anni. In ogni caso, Merkel ha detto che la cosidetta ”Amnistia per Natale” dipenderà dall’andamento della pandemia. Cancellati la maggior parte dei mercatini natalizi in Germania, anche se alcuni prevedono di proporli in scala ridotta. E cancellati per Capodanno gli spettacoli pirotecnici, con un invito alla popolazione di evitare di fare fuochi d’artificio per strada. Restano inoltre chiusi i bar, i ristoranti e altri locali per l’intratteimento, mentre scuole e negozi sono aperti. ”I contagi giornalieri sono ancora troppo alti e le nostre unità intensive sono davvero piene”, ha spiegato Merkel.

In Spagna il governo federale si sta preparando a un periodo di feste ”diverso” e con ”tante rinunce rispetto agli anni passati”, limitando a dieci il numero di persone da tre famiglie diverse che si possono incontrare la vigilia di Natale, il giorno di Natale, la vigilia di Capodanno, il primo dell’anno e la festa dell’Epifania. In tutti gli altri giorni delle feste le riunioni sarebbero limitate a sei persone, con un coprifuoco da mezzanotte alle 6. Dovrebbe essere consentita la Messa di Natale, ma senza canti. La Notte della Vigilia e di Capodanno scatterà il coprifuoco all’una e trenta. Invitando al rispetto del distanziamento sociale, le autorità raccomandano quindi di celebrare il Natale sulle terrazze dei ristoranti o comunque in luoghi all’aperto. Il governo ha quindi raccomandato per quest’anno di evitare la sfilata dei Re Magi che come tradizione si svolge la sera del 5 gennaio. ”Dobbiamo trovare un consenso sulle restrizioni per Natale”, ha detto il ministro della Sanità Salvador Illa, mentre sono in corso consultazioni tra il governo federale e le 17 regioni autonome. Anche perché in Spagna la diffusione del coronavirus resta ad ”alto rischio”.

In Austria il secondo lockdown scadrà il 7 dicembre e il ministro della Salute Rudolf Anschober ha detto alla Kronen Zeitung che ”non deve essere prorogato”. Si prevede quindi un allentamento delle restrizioni, che va di pari passo con un programma di test di massa volontari la settimana prima di Natale che permetteranno agli austriaci di vivere più serenamente le feste. Kurz ha comunque sottolineato che le misure che l’Austria attuerà per Natale dipenderanno dai dati sui contagi. Dopo il 7 dicembre, comunque, è prevista la riapertura di scuole e negozi non essenziali. Resta il nodo di quale limite porre alle riunioni.

In Gran Bretagna il governo ha elaborato un sistema ”a bolle” per Natale, permettendo a un numero massimo di tre famiglie di unirsi tra loro in casa e di stare insieme nel periodo compreso dal 23 al 27 dicembre. Per loro non è previsto un distanziamento sociale. Non sarà invece consentito pranzare in ristoranti o vedersi in un pub, ma ci si potrà invece incontrare nei luoghi di culto e all’aperto, anche nei giardini, oltre che nelle abitazioni private. Londra non ha fornito numeri sui componenti delle famiglie che si possono incontrare, per cui non esistono restrizioni per quelle numerose. Quello che invece ha chiarito è che la ”bolla” formata da un massimo di tre famiglie non potrà mischiarsi con un’altra, ma sarà possibile viaggiare per il ricongiungimento. Da oggi in Gran Bretagna riaprono i luoghi di culto per le preghiere in comune e si attendono maggiori indicazioni sulla Messa della Vigilia di Natale.

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