La Lombardia si conferma la prima regione in Italia per valore di produzione della filiera Life Sciences che ha generato, nel 2018, 71 miliardi di euro e un valore aggiunto di oltre 25 miliardi di euro, con 335mila addetti. In Italia, invece, questa filiera somma un valore della produzione di 225 miliardi di euro nel 2018, un valore aggiunto di 100 miliardi e 1,8 milioni di posti di lavoro. E’ quanto emerso questa mattina nel corso dell’appuntamento annuale organizzato da Assolombarda, “Milano Life Sciences Forum 2020”.
Dal rapporto è inoltre stato evidenziato che il valore aggiunto complessivo attivato supera i 50 miliardi di euro e rappresenta il 12,8% del PIL regionale, mentre a livello nazionale corrisponde al 10%.
Inoltre in Lombardia si registra il 32% del valore della produzione, il 26% del valore aggiunto e il 20% di addetti della filiera Life Sciences nazionale, a fronte di una popolazione regionale che incide per il 17% e di un PIL pari al 22% di quello italiano.
La crescita della filiera lombarda è anche la più dinamica e superiore alla media italiana: +27,5% vs +13,2% il valore della produzione tra il 2014 e il 2018, +22,8% vs +7,2% il valore aggiunto. Qui le Life Sciences rappresentano un ecosistema diversificato e interconnesso di attori pubblici e privati, nel comparto dell’industria (intermedi e principi attivi farmaceutici, farmaci, dispositivi medici e servizi di ricerca biotecnologica, gas industriali ad uso medico), che genera oltre 31 miliardi di euro di valore della produzione (il 44% della filiera) e quasi 9 miliardi di valore aggiunto (il 34,8% della filiera): entrambe le grandezze rappresentano più della metà dell’industria nazionale delle Scienze della Vita. Ma anche nel comparto del commercio (all’ingrosso e al dettaglio di prodotti farmaceutici, dispositivi medici e articoli sanitari) e dei servizi sanitari e socio-sanitari (l’incidenza del valore aggiunto sul totale della filiera regionale arriva al 57,8% e in termini di valore della produzione al 35,9%).
A questi si aggiungono i centri di ricerca, le università e gli enti non profit che, in sinergia con le imprese, alimentano in rete la ricerca e l’innovazione. E la Lombardia si conferma un’eccellenza dell’industria farmaceutica in Europa, un settore che sta aumentando la propria capacità competitività e apertura internazionale. Basti pensare che nel 2019 le imprese farmaceutiche lombarde hanno esportato beni per 8,4 miliardi di euro con una crescita più che doppia rispetto al 2008.
Tra il 2014 e il 2018 la Lombardia registra un sensibile avanzamento anche nella produzione scientifica (+11%), sebbene risulti ancora inferiore ai benchmark europei per numero di pubblicazioni: 659 articoli per milione di abitanti nel 2018, a confronto con 723 in Baden-Württemberg, 894 in Cataluña e, soprattutto, 1.516 in Île de France. Invece, per qualità la Lombardia si allinea con i peer europei: 190 articoli altamente citati equivalenti al 2,9% del totale, incidenza molto vicina a quella del Baden-Württemberg (3,1%) che risulta essere prima nel confronto.