La notizia l’abbiamo data e la ripetiamo: Giulio Gallera alle forche caudine il primo dicembre. Pietro Bussolati, grande oppositore Dem, ha dato già il suo pronostico: “Il 2 dicembre Gallera non sarà più assessore”. Quindi, dice Bussolati nel sottinteso delle sue parole, consiglieri di maggioranza silureranno Gallera. Una delle più attive dovrebbe essere Viviana Beccalossi, come dice oggi una gola profonda su Affaritaliani.it Milano. C’è però una lettura politica da fare. Matteo Salvini, settimana scorsa, ha detto ai suoi consiglieri che non è il tempo di fare rimpasti. Votare contro Gallera significa dare il via al rimpasto. E’ un fatto, e non si può pensare altrimenti. Dunque, che cosa faranno i consiglieri leghisti, posto che quelli di Forza Italia in almeno due terzi sosterranno l’assessore azzurro, anche se con il mal di pancia? Se faranno prevalere il proprio malcontento (che esiste, eccome), Gallera andrà a casa ma avranno disubbidito a Matteo Salvini. Se invece non faranno prevalere il loro malessere, si terranno l’assessore al Welfare e soprattutto non potranno dare il via al ricambio delle poltrone che tanto agognano. Che cosa prevarrà? L’ubbidienza o l’ambizione? C’è anche una via d’uscita, ovviamente. Che il voto da segreto diventi palese. Non essendoci il segreto dell’urna, improvvisamente il problema sparirebbe. Indovinate quale strada stanno prendendo?
di Fabio Massa