La deputata europea del M5S Eleonora Evi informa che la Commissione UE ha risposto all’interrogazione circa la carenza di legittimazione dei ricorrenti nel ricorso contro l’operazione tra AeB e A2A rilevando che pur trattandosi di fase cautelare, i giudici sono chiamati “a garantire la corretta applicazione del diritto dell’Unione negli Stati membri, anche tramite il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia dell’Unione europea a norma dell’articolo 267 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea”. Per il consigliere regionale M5S Marco Fumagalli, “la risposta della Commissione è indicativa del fatto che la carenza di legittimazione dichiarata dal Consiglio di Stato che ha riformato la prima ordinanza del TAR che era a noi favorevole potrebbe contrastare con il diritto comunitario. Ora mi auguro che il TAR si pronuncerà nel mese di dicembre tenga conto del dissidio interpretativo che si è creato tra i diversi organi amministrativi giurisdizionali e chieda lumi alla Corte di Giustizia della UE in modo che la vicenda possa essere d’ausilio anche in altri giudizi analoghi a quello attuale. Se il TAR sollevasse la questione pregiudiziale farebbe un grande servizio a tutti i cittadini e operatori economici italiani indipendentemente dalla questione tra A2A e AeB. Del resto questo era anche uno dei motivi che mi ha spinto a impugnare l’atto. Precederò a depositare un atto in tale senso presso il Consiglio Regionale lombardo in occasione della risoluzione per il recovery fund”.