“Sei entrato il 1 Novembre nel nostro reparto.. quando ho letto la tua data di nascita ho subito notato che hai solo 8 giorni in più di mio papà e quindi presto farai i 91 anni.
Il secondo giorno l’ossigenazione era così bassa che ho dovuto metterti un casco cpap con una percentuale di ossigeno del 100% (considerate che quello che respiriamo è il 21%).
Mi hai stretto la mano e mi hai detto: ” dottore ho fatto tutto quello che volevo nella mia vita ho 90 anni lasciami andare”. Il tuo sorriso e la tua dignità mi hanno stretto il cuore così forte che mi sembrava che fossi io quello a cui mancava l’ossigeno”. Inizia così la commovente “lettera” pubblicata su facebook dal dottor Giuseppe Vallo, responsabile Riabilitazione Respiratoria presso Il Cof Lanzo Hospital (Co), che ha raccontato la storia di un paziente di 90 anni, ricoverato all’spedale di Alta Valle Intelvi, nel comasco. Quando le sue condizioni si sono aggravate, l’anziano ha chiesto ai medici di non perdere tempo con lui. La sua è una storia a lieto fine, perchè ora sta bene ed è stato dimesso.
“Abbiamo lottato insieme – scrive il medico – sono riuscito a farti vedere con un telefono i tuoi parenti, gli infermieri si sono presi cura di te, gli oss hanno fatto con amore il loro lavoro , gli addetti alle pulizie hanno pulito sempre la tua camera e oggi dopo 15 giorni ti abbiamo tirato fuori dalla camera intensiva e sei li bello come prima.. hai ripreso a camminare,con l’aiuto super dei nostri fisioterapisti, e cerchiamo presto di mandarti a casa.
Ci hai ringraziato così tante volte ma, la verità, é che noi dobbiamo ringraziare te perché tu ci dai la speranza e la voglia di continuare ogni giorno a lottare.
Noi abbiamo salvato te e tu hai salvato noi.. E io mentre ti accarezzavo la testa per farti coraggio ho visto mio papà e il mio adorato nonno sorridere..”