Il 33% dei pazienti presi in carico dagli psicologi di Fondazione Soleterre nell’ambito del progetto Fondo Nazionale per il Supporto Psicologico Covid-19 manifesta disturbi da stress post traumatico in forma grave (31%) e molto grave (2%). Tra i sintomi trasversali più comuni si segnalano depressione (il 23% in misura moderata e il 40% in misura grave); ansia (il 37% in misura moderata e il 32% in misura grave); rabbia (il 25% in misura moderata e il 23% in misura grave); alterazioni del sonno (il 17% in misura moderata e il 22% in misura grave) e uso di sostanze (37% in misura grave). È quello che emerge da una prima rilevazione, diffusa in questi giorni, fatta dagli psicologi di Fondazione Soleterre su 65 dei 91 casi beneficiari del Fondo Nazionale per il supporto psicologico Covid-19. Sono oltre 20 gli psicologi di Fondazione Soleterre attivi oggi a livello territoriale, coadiuvati da psico-motricisti, insegnanti, educatori e altre figure professionali che si occupano di benessere psico-sociale, per offrire sostegno psicologico alla popolazione delle province più colpite (Bergamo, Milano, Pavia, Lodi). Sono già 728 i colloqui effettuati per i 91 casi presi in carico da giugno 2020 ad oggi tra cui ex pazienti, operatori sanitari impegnati nella prima linea, persone che hanno perso un familiare, persone che hanno perso il lavoro o la casa a causa della pandemia, donne che durante il lockdown hanno visto esplodere episodi di violenza domestica, oltre a circa 800 bambini e genitori alle prese con il rientro a scuola e le nuove regole scolastiche.
Quando, lo scorso mese di marzo, la crisi sanitaria si è aggravata, Fondazione Soleterre, che da diversi anni è al fianco del Policlinico San Matteo di Pavia per fornire sostegno psicologico a bambini e genitori in cura presso il reparto di onco-ematologia pediatrica, ha aggiunto al proprio team un gruppo di psicologi per assistere pazienti, familiari e operatori sanitari impegnati ogni giorno nell’emergenza Covid-19 nei reparti di Rianimazione, Pronto Soccorso e Malattie Infettive del Policlinico San Matteo di Pavia.
Fondazione Soleterre ha deciso, quindi, di estendere il servizio di supporto psicologico anche nelle province più colpite dopo questa prima fase al Policlinico San Matteo di Pavia, durata da marzo a maggio 2020, nella prima linea con un team di 14 psicologi. L’intervento del team, che ha svolto oltre 250 colloqui per quasi 500 tra operatori sanitari, pazienti e familiari e un monte di quasi 2.000 ore di lavoro, ha sicuramente comportato minori livelli di stress nel personale sanitario.
“L’emergenza di sanità pubblica internazionale che stiamo vivendo può avere effetti duraturi sulla psicologia delle persone. In questa pandemia la situazione psicologica è fortemente determinata dall’impatto del cambiamento del mondo esterno: perdita del lavoro con conseguente peggioramento delle condizioni di vita, lutti da elaborare per la perdita delle persone care e relazioni sentimentali, amicali e professionali in grande trasformazione – avverte Damiano Rizzi, Presidente di Fondazione Soleterre e psicologo nei reparti Covid-19. Si potrebbe ipotizzare, come inizia ad emergere in letteratura, una sindrome da stress Covid-19 caratterizzata da effetti duraturi del trauma relazionale che si riattiva ad ogni ondata in cui il virus riprende forza e trasforma radicalmente il mondo in cui tutti noi viviamo. Dai primi dati emersi un terzo dei pazienti mostra disturbi da stress post traumatico gravi o molto gravi che significa vivere con ricorrenti e involontari ricordi spiacevoli dell’evento traumatico, che spesso non lasciano dormire la notte, che agiscono come se l’evento traumatico si stesse ripresentando. Tali sintomi minacciano la concentrazione e attivano sensi di colpa che si dirigono su sé o sugli altri. Il tutto con un persistente stato emotivo negativo”.
Damiano Rizzi, Presidente di Fondazione Soleterre e psicologo nei reparti Covid-19 ospite di Pane al pane.