Nuovo Dpcm: grandi città in lockdown

Prevista per domani la firma del nuovo decreto: lockdown locali per le Regioni, le province o le città città con l’indice di contagio più alto. Domenica i vertici decisivi con gli enti locali. Tra le misure sul tavolo anche il blocco degli spostamenti tra regioni, il coprifuoco su tutta Italia alle 20, la didattica a distanza dalla terza media in avanti.

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Lunedì 2 novembre dovrebbe entrare in vigore un nuovo Dpcm con ulteriori restrizioni per cercare di far fronte al dilagare della pandemia. Tra le misure che il Governo Conte si appresta a varare in accordo con Regioni e sindaci, secondo le anticipazioni, ci sono lockdown locali per le regioni che superano l’indice Rt sopra 1,5: al momento sono 11 quelle nelle quali mila contagio è fuori controllo: tra queste Lombardia (Rt 2,09), Piemonte (2,16) ma anche Emilia Romagna, Liguria. Oggi i vertici decisivi con i presidenti delle Regioni e i sindaci. Le città candidate alla chiusura sono innanzitutto Milano e Torino con le rispettive aree metropolitane. Ma il nuovo decreto prevede anche il blocco della mobilità interregionale, ad eccezione dei movimenti dettati da ragioni di lavoro, salute, domicilio, la didattica a distanza dalla terza media in avanti tra il 75 e il 100%. “La situazione si sta rivelando molto critica – ha detto Conte – le Regioni siano pronte a misure più dure”. Domani giornata fitta di incontri e vertici con le Regioni e gli enti locali per le nuove zone rosse. La decisione del Governo è emersa al termine del lungo vertice con le forze di maggioranza. Conte ha già chiesto di illustrare il provvedimento al Parlamento.

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