Un marocchino di 37 anni, con numerosi precedenti penali e di polizia per ravissimi reati contro la persona e il patrimonio, è il primo destinatario a Milano della misura del Daspo introdotta dall’ultimo “Decreto Sicurezza” riguardanti il mondo della movida e dei locali pubblici, in particolare il Daspo ‘Willy’, dal nome del giovane ucciso a Colleferro, con il divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico per un periodo fino a 2 anni. L’uomo, a fine settembre, in una sala slot di via delle Forze Armate, dopo aver consumato alcolici e avere probabilmente subito una perdita al gioco, ha aggredito brutalmente il titolare del locale, rapinandolo di circa 1.300 euro. La vittima è stata ripetutamente colpita con oggetti di vario tipo, tra cui alcune bottiglie, e, quando ormai giaceva riversa a terra, l’aggressore gli ha legato i polsi con un cavo elettrico, che gli è stato stretto anche attorno al collo. Dopo essere stato identificato, l’aggressore è stato tratto in arresto per rapina aggravata, tortura, sequestro di persona e danneggiamento.
Il profilo del soggetto in questione è stato quindi individuato dagli specialisti della Divisione Anticrimine come rientrante nel campo di applicazione del nuovo DASPO, e di conseguenza il Questore ha applicato nei suoi confronti il divieto di accesso, per due anni, a tutti i locali della città di Milano nei quali sono installate slot machine e videolottery, nell’ottica di prevenire nuove aggressioni legate al consumo di alcool e al gioco d’azzardo. In caso di violazione, il soggetto rischia la reclusione da 6 mesi a 2 anni e a multa da 8.000 a 20.000 euro.