NurSind, la Regione “ruba” gli infermieri dagli ospedali per mandarli in Fiera

0
2864

“Non siamo pedine di una scacchiera da spostare a proprio piacimento. Siamo professionisti, ma prima di tutto siamo uomini e donne: non ci potete trasferire dall’oggi al domani da un ospedale all’altro, spesso anche fuori provincia, per far fronte a un’emergenza contro la quale vi sareste dovuti attrezzare già da mesi reclutando personale”. Donato Cosi, segretario del NurSind Lombardia, è lapidario contro la decisione di Regione Lombardia di reclutare infermieri dagli ospedali del territorio (già sotto organico) per inviarli negli ospedali Fiera di Milano e Fiera di Bergamo.

La coperta è corta: in Lombardia mancano 10 mila infermieri e con gli ospedali che sono a rischio collasso la Regione recluta (volontariamente e non) personale direttamente dagli ospedali per indirizzarli nelle due strutture di Terapia Intensiva allestite alla Fiera di Milano e alla Fiera di Bergamo, che contengono complessivamente circa 200 posti letto di terapia intensiva. Per ogni posto letto di terapia intensiva sono previsti 3 infermieri e un medico che, mancando, vengono direttamente prelevati dalle aziende ospedaliere lombarde già in affanno: per un totale di 600 infermieri lombardi che dovranno lasciare i loro ospedali per andare in Fiera.

“Da giorni gli infermieri, oltre allo stress lavorativo al quale sono sottoposti, devono fare i conti anche con la possibilità, sempre meno remota, di trovarsi dall’oggi al domani trasferiti dalla loro azienda e inviati nell’ospedale Fiera di Milano o di Bergamo – prosegue Cosi – Negli ospedali lombardi non bastava il Covid a decimare le già inadeguate dotazioni organiche infermieristiche e mediche, ci ha pensato il Pirellone con un provvedimento ad hoc che non lascia agli infermieri possibilità di scelta”.

Il personale, già stremato dalla prima ondata pandemica e immediatamente rimandato in corsia senza alcun incentivo economico e ancor peggio senza quell’appoggio psicologico che ha visto molti professionisti finire  burn out, adesso deve temere anche di dover abbandonare la famiglia per un tempo indeterminato.

“Siamo alla follia: negli ospedali lombardi mancano infermieri e la Regione ne preleva 600 per mandarli in Fiera – conclude Cosi -. Molti verranno obbligati a trasferirsi anche fisicamente, con Regione Lombardia che vuole uscirne come madre premurosa impegnandosi a trovare gratuitamente un alloggio vicino alle due strutture fieristiche. Ma in realtà è una matrigna che si dimentica che gli infermieri sono, oltre che professionisti della salute, anche  mariti, mogli, padri, madri e figli che vengono portati via dalle loro famiglie”.

In base a quanto ci risulta, in alcuni ospedali gli infermieri sono scelti a “sorteggio” per essere inviati alla Fiera di Milano.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.