“Io non voglio fallire a nome del governo. Se prendono queste decisioni, devono pagarne anche il costo”, dicono i ristoratori che si sono ritrovati questo pomeriggio a Palazzo Marino, in piazza Scala, per protestare contro il recente dpcm governativo e le norme che impongono la chiusura a bar e ristoranti entro le 18. Tra questi c’è anche Floriana Tremiterra, imprenditrice che, prendendo esempio dalla propria situazione personale, racconta: “Io non avevo debiti prima del lockdown, ora la mia attività è una delle più a rischio fallimento”. Un messaggio ribadito anche attraverso i cartelli tenuti in mano dai manifestanti: “La chiusura dei locali non abbasserà i contagi”, oppure “Dovevate potenziare i mezzi pubblici e non chiudere i locali”. In piazza anche Paolo Polli, il ristoratore che lo scorso maggio fu portavoce della protesta all’Arco della Pace e che protestò con altri la prima sera di coprifuoco per effetto dell’ordinanza della Regione.