Il Consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro di Milano sarà allargato da sei membri a otto, per scavalcare l’ostruzionismo dei due consiglieri di Regione Lombardia, che hanno più volte disertato le sedute per la designazione del nuovo direttore, che prenderà il posto di Sergio Escobar. Sembra essere questa la soluzione trovata dagli altri soci del Cda del teatro, come recita l’ordine del giorno della seduta convocata per giovedì mattina: “nomina per cooptazione di due consiglieri secondo il dettato di cui all’articolo 10 della statuto vigente”. La soluzione metterebbe così in un angolo la Regione Lombardia e i suoi due consiglieri che non riuscirebbero più a fare ostruzionismo con un consiglio allargato. Il consiglio d’amministrazione è composto da sei membri: Marilena Adamo e Salvatore Carrubba (nominati dal Comune di Milano), Angelo Crespi e Emanuela Carcano (Regione), Marco Accornero (Camera di Commercio) e Andrea Cardamone (Ministero). I due consiglieri di Regione Lombardia continuano a non presentarsi alle riunioni. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha detto di rimettersi al cda e ha aggiunto: «Con Fontana ci parlo ma se per la Regione questa può essere una cosa importante per me è vitale da sindaco di Milano, quindi è vitale risolvere questa vicenda». Dalla Regione, si alza la voce di Gianluca Comazzi capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale: “Per tempistiche e modalità, la cooptazione di due nuovi membri nel cda del Teatro Piccolo ha il sentore di un blitz. Non vorremmo che l’obiettivo fosse eleggere un direttore senza il parere dei due consiglieri espressi da Regione Lombardia”.