Nella mattinata di oggi 25 settembre 2020, i Carabinieri della Compagnia di Legnano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP del Tribunale di Busto Arsizio Tiziana Landoni, su richiesta del Pubblico Ministero Susanna Molteni, a carico di quattro persone, tre uomini ed una donna, tra i 27 ed i 49 anni, responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, del reato di rapina aggravata nonché di detenzione e porto di arma clandestina. I fatti si riferiscono ad una rapina avvenuta l’11 settembre 2019 ad una gioielleria di Arconate (MI), nel corso della quale vennero prelevati orologi, monili e gioielli di vario genere, per un valore complessivo di oltre 50.000 euro. La visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza della gioielleria evidenziava una serie di circostanze particolari e curiose. La cliente, che a detta della titolare della gioielleria, non era abituale, si era presentata a ridosso dell’orario di chiusura e, dopo aver chiesto alcune informazioni, non aveva acquistato nulla. Uscendo dalla gioielleria, si era fatta aprire la porta dalla titolare indugiando poi a parlare con la donna per alcuni minuti, tenendo l’anta aperta e veniva poi spinta dai rapinatori al momento della loro irruzione.
L’analisi della storia personale della “cliente” 34enne, residente a Buscate (MI), che aveva precedenti per furto, soprannominata dagli investigatori “mosca” per il suo ruolo da esca nella vicenda, il fatto che il marito convivente, 38enne soprannominato “cazzuola” per pregressi lavori da manovale, avesse precedenti per rapina ed alcuni ulteriori approfondimenti, permettevano di identificare i dure rapinatori in quanto loro conoscenti, anch’essi gravati da precedenti specifici: un 49enne cittadino italiano con precedenti per reati contro il patrimonio (fantino) e un 27enne cittadino albanese con precedenti per reati contro il patrimonio (goldrake), entrambi residenti a Varese. Parallelamente all’atto dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, nell’effettuare la perquisizione alla dimora di “goldrake”, dove conviveva con lui la fidanzata 28enne albanese, venivano rinvenuti circa 3.5 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish e 1 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, motivo per il quale entrambi venivano tratti in arresto in flagranza per detenzione di sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono stati scortati nelle case circondariali di Varese, Busto Arsizio e San Vittore.
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