Caso camici, i pm: “Diffuso coinvolgimento di Fontana”

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Nella richiesta di consegna dei cellulari ai principali protagonisti del ‘caso camici’, firmata dalla Procura di Milano,  si legge che c’è “il diffuso coinvolgimento di Fontana in ordine alla vicenda relativa alle mascherine e ai camici accompagnato dalla parimenti evidente volontà di evitare di lasciare traccia del suo coinvolgimento mediante messaggi scritti”. Nella richiesta, viene riportato anche un testo del 16 febbraio in cui Andrea Dini, cognato del governatore, informa la sorella Roberta Dini, moglie del presidente lombardo, in questo modo: “Ordine camici arrivato. Ho preferito non scriverlo da Atti”. Lei risponde: “Giusto bene così”. Per i pm di Milano ci sarebbe ‘la piena consapevolezza’ di Andrea e Roberta Dini,  riguardo alla ‘situazione di conflitto di interessi’ nel caso della fornitura
di camici e altri dpi da parte di Dama.  Secondo i pm, Andrea e Roberta Dini avrebbero
predisposto ‘strumentali donazioni di mascherine’ per ‘precostituirsi una prova da utilizzare per replicare alle presumibili polemiche’ sul conflitto di interessi sulla
‘commessa di camici’. In un messaggio tra Andrea Dini e un responsabile di Dama il primo scrive: ‘Dobbiamo donare molte piu’ mascherine (…) se ci rompono per le forniture di camici causa cognato noi rispondiamo cosi”.

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