Milano, centri sociali in piazza per difendere gli spazi occupati

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Torchiera, Ri-Make, Lambretta e Macao ma non solo, centri sociali in presidio in piazza Castello per difendere gli spazi occupati. Circa un centinaio di persone si sono radunate per protestare contro l’amministrazione comunale questo pomeriggio. Una madonnina che regge un cartello con scritto: “Basta sgomberi non mi fate smadonnare!”. E ancora “Salute bene comune contro la sanità privata difendiamo gli spazi di cura culturali”, “La cura non ha prezzo, il bene comune non si sgombera”, “Chi ha fatto solidarietà non va sgomberato” e “il cemento è morte” alcuni dei cartelloni esposti dai manifestanti. In piazza anche Rifondazione Comunista, i Carc (Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo) e altri comitati: “Abbiamo aderito come Carc in difesa degli spazi autogestiti. Crediamo siano importanti questi luoghi perché sono gli embrioni dell’alternativa alla gestione speculativa di questo Paese. È dal basso che è arrivato l’aiuto anche durante l’emergenza coronavirus – ha commentato Mattia Bertolle dei Carc -. Andremo avanti nelle proteste contro la Regione, l’unica soluzione per uscire da questa crisi è un commisariamento popolare” ha concluso. La protesta è proseguita con interventi da parte delle realtà che hanno animato il presidio.

“Chi aiuta non dev’essere sgomberato – ha detto Anna Camposanpiero di Rifondazione Comunista -. Bisogna riconoscere questi spazi come già avviene in numerose metropoli europee”. “Quello che rivendichiamo è la pratica quotidiana dell’occupazione e dell’autogestione al fine di restituire alle cittadine e ai cittadini un pezzo essenziale di città pubblica che le istituzioni vorrebbero cancellare in nome del dio denaro o del tanto sbandierato decoro”,affermato i rappresentanti di Cascina Torchiera. “È stato evidente, in tempi di lockdown, che quel pezzo di città pubblica, per semplificare, quello legato ai centri sociali, sia stato l’unico ad essersi attivato per sostenere e difendere le fasce più deboli della popolazione”. “Eppure – proseguono – l’amministrazione ha pubblicato l’avviso di interesse che tiene nel mirino Cascina Torchiera, il nostro spazio occupato da 28 anni, e Ri-Make, ma ha anche annunciato lo sgombero imminente per Lambretta, e ha sgomberato dopo una settimana di occupazione lo spazio Lock del collettivo Kasciavit. Lo stesso vale per l’hinterland con spazi come Fornace a Rho e il Boccaccio a Monza”. “Quello che Cascina Torchiera ha fatto per 27 anni è creare una comunità solidale basta sulla condivisione, la solidarietà e il mutuo appoggio”. La manifestazione si è poi spostata e conclusa all’Arco della Pace.

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