Il ‘Piano Lombardia’, varato durante l’emergenza-Covid e plasmato nelle settimane successive, garantisce un impegno economico da parte della Regione di 3,5 miliardi di euro (per realizzare opere dal valore complessivo di 5,5 miliardi) con interventi previsti dal 2020 al 2023, che spaziano in tutti i settori su cui Palazzo Lombardia ha competenza. Sara’ presentato con in tutte le province lombarde dal presidente della Regione Attilio Fontana,a partire dal 24 settembre, il piano di rilancio della Lombardia da 3,5 mld varato dalla Regione per l’emergenza Covid. Prima tappa Lodi, territorio simbolo dell’inizio della pandemia. ‘I 3 concetti cardine del ‘Tour’ – ha spiegato il governatore in una conferenza stampa – saranno: ricucire, proteggere e costruire. Ricucire: per rimarginare le ferite, superando sconforto e rabbia e riaffermando la sintesi virtuosa tra pubblico e privato del classico ‘modello Lombardia’; proteggere: per rappresentare le istanze del mondo produttivo e interpretare i bisogni sociali del territorio; costruire: per dimostrare, ancora una volta, che la Lombardia sara’ il luogo dell’Italia ‘che verra”, gia’ proiettata verso il 2030′. Durante la conferenza stampa tenutasi a Milano, l’assessore agli Enti Locali, Piccoli Comuni e Montagna, Massimo Sertori, ha annunciato che ‘il primo blocco di risorse da 400 milioni di euro dell’imponente ‘Piano Lombardia’, destinati ai Comuni e alle Province, ha avuto uno straordinario successo: tutti i 1506 comuni lombardi, in forma singola o associata, le 11 provincie e la Citta’ metropolitana di Milano hanno presentato progetti, per un totale complessivo di 3021 interventi comunali e 97 provinciali. Dal prossimo 31 ottobre quindi partiranno in Lombardia oltre 3.000 cantieri, grazie anche alla collaborazione con la sezione lombarda dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e UPL (Unione Province Lombarde)’. I 3118 progetti presentati sono tutti validati. Nel momento in cui partiranno le opere (entro il 31 ottobre), con la dichiarazione di avvenuto avvio dell’esecuzione dei lavori, Regione Lombardia liquidera’ il 20% del contributo assegnato ad ogni progetto.
L’assessore al Bilancio, Davide Caparini, ha quindi evidenziato come ‘Regione Lombardia ha raggiunto, sotto la nostra guida, il prestigioso traguardo di ‘zero indebitamento’ per la prima volta dal 1996. La rigorosa ed efficiente gestione del nostro bilancio ha confermato un rating migliore dello Stato a cui apparteniamo. Con l’approvazione della Legge di assestamento di bilancio abbiamo mobilitato ulteriori risorse per il totale di 3,5 mld, anche grazie al determinante lavoro svolto in Consiglio regionale, che ringrazio’. ‘Le nostre misure – ha proseguito – anticipano il ‘recovery plan’ per la definizione del quale la Lombardia siede in cabina di regia nazionale. I requisiti sono gli stessi che abbiamo utilizzato per il Piano Fontana ovvero l’immediata cantierabilita’ e la semplificazione nella attuazione degli interventi’. ‘Gli interventi che la Lombardia intende programmare – ha chiarito – riguardano tre obiettivi: promuovere la coesione territoriale economica e sociale; attuare il rimbalzo sociale della crisi; promuovere la transizione verso la sostenibilita’ ambientale’. ‘In questo contesto – ha aggiunto – la semplificazione delle procedure e’ fondamentale: nel pubblico le procedure attuative richiedono almeno 3 anni, un tempo che la nostra societa’ non puo’ piu’ permettersi, cosi’ come gli imprenditori e le famiglie. Noi rendiamo disponibili e concrete risorse che produrranno investimenti per opere attese da anni’. ‘Questi investimenti – ha chiosato – daranno il turbo alla nostra economia. Con l’attuazione del recovery plan metteremo nuova benzina’. Il presidente, facendo sintesi dei due interventi, ha dichiarato: ‘E’ importante evidenziare che questi interventi sono frutto di una strategia ben definita e condivisa con i territori. Non sono fondi ‘a pioggia’ ma contributi mirati che fanno seguito a incontri come i ‘Tavoli Territoriali’ e gli ‘Stati generali della Competitivita”. In questo ‘Piano’ emerge tutta la concretezza della Lombardia mettendo a disposizione del sistema economico-produttivo risorse mirate alla ripartenza’. ‘Da qui l’idea – ha concluso il governatore – di attivare un ‘tour’ in tutte le province lombarde per incontrare le varie rappresentanze dei territori’.