Scuola al via, Azzolina, “non sarà come prima”

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Suonerà oggi la prima campanella per gli studenti lombardia e di altre 12 Regioni italiane. Inizia ufficialmente l’anno scolastico in Italia, dopo i mesi del lockdown. Dopo 6 mesi, gli studenti torneranno tra i banchi, anche se non sarà come prima. Anche dove tutto è pronto, la ripresa avviene con modalità a macchia di leopardo. Orari ridotti per la prima settimana, attesa di banchi e mascherine ma soprattutto dei docenti perché le nomine degli insegnanti di ruolo sono ancora in corso.”Ma l’importante è tornare a scuola, che è anche un luogo di socialità e legalità, sapendo che è un anno straordinario. Non possiamo immaginare la scuola così com’era l’anno scorso”, afferma la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Piccole criticità nessune le nega: le stiamo risolvendo in un periodo difficilissimo”, aggiunge. “Lo so che stiamo chiedendo alle famiglie di fare piccoli sacrifici ma dobbiamo trovare l’equilibrio tra il ritornare a scuola minimizzando i rischi e chiedere sacrifici alle famiglie”, sottolinea la titolare del dicastero.
“Senza scuola non possiamo pensare di tornare alla normalità”: il presidente della Lombardia Attilio Fontana lo ribadisce. Alla domanda se sia preoccupato per il ritorno in aula dei ragazzi per la prima volta dal lockdown, Fontana ha ammesso di esserlo “un poco”. “Noi ci abbiamo messo tanto impegno. I problemi certo – ha ammesso – ci sono, manca ad esempio la copertura di cattedre, ma auspico che si risolvano perché senza scuola non possiamo pensare di tornare alla normalità “.

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