Diciannove anni dopo Milano ricorda, sotto il monumento alle vittime del terrorismo e delle stragi, l’attentato alle Torri Gemelle di New York. In largo 11 settembre 2001, davanti della sede di Città Metropolitana, il vice console degli Stati Uniti, Brian Corteville e la consigliera delegata della Città Metropolitana, Michela Palestro hanno sottolineato l’importanza di avere “memoria di quello che è successo” e rimarcato il “forte legame che unisce gli Stati Uniti e Milano”. Presenti oltre ai rappresentanti delle forze militari italiane e americane anche i Consoli generali di Giappone, Argentina, Polonia e Corea del Sud e il vice Console della Libia. “Oggi siamo davanti a questo monumento per ricordare le oltre 3mila vittime di oltre 70 paesi, anche italiani. Non furono solo gli Stati Uniti ad essere stati attaccati, ma tutte le democrazie che condividono i nostri valori” ha detto il vice Console statunitense. “Lottando insieme il terrorismo, Italia e Usa hanno rafforzato la loro amicizia. Quell’attacco non fu un attacco alle torri gemelle o al Pentagono, ma contro il nostro modo di vivere. Ma questi valori sono troppo forti e non sono stati sconfitti” soffermandosi sulla “forte amicizia tra i nostri due popoli” ha concluso. “A 19 anni dall’11 settembre 2001 abbiamo organizzato questo momento di ricordo di quella strage che fu terribile per tutto il mondo, rinnovando il profondo legame tra Italia e Stati Uniti, sottolineando l’importanza di ricordare – ha spiegato la consigliera delegata -. Le istituzioni devono promuovere le amicizie e le alleanze per essere argine a fenomeni terroristici”.