Un “documento verità”, scritto, sotto forma di mozione da sottoporre al Consiglio regionale, dai capigruppo di maggioranza per rispondere alle “accuse avanzate dal centrosinistra contro la gestione del Covid da parte di Regione Lombardia” e che verrà inviato, dopo l’approvazione in Aula, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo hanno depositato e presentato oggi i capigruppo regionali Roberto Anelli (Lega), Gianluca Comazzi (Forza Italia) e Franco Lucente (Fratelli d’Italia) durante una conferenza stampa a Palazzo Pirelli.
“Il documento ricostruisce cronologicamente passaggio per passaggio cos’è successo in questi mesi”, ha spiegato Anelli, “è suddiviso in varie parti, dove viene elencato quanto è stato fatto da Regione Lombardia, tutte le dichiarazioni del centrosinistra rispetto alla zona rossa e ai dispositivi di protezione, e il dossier segreto venuto alla luce in questi mesi che ha evidenziato che già dl 12 febbraio il governo poteva intervenire in aiuto alla Regione. Nonché tutte le pecche della gestione post Covid portata avanti dal Governo”. Il documento è stato presentato “solo oggi”, perché “in questi mesi Regione Lombardia”, continua Anelli, “ha preferito rimanere in silenzio per rispetto di tutte le vittime e malati di Covid e perché ci preoccupavamo più del fare che del dire”. La mozione non sarà indirizzata al Governo, ma al Presidente della Repubblica perché è “l’unica persona delle istituzioni che si è dimostrata vicina agli italiani e alla Regione, e che a differenza del premier Conte, si è recato nelle zone colpite di giorno e non di notte e di nascosto come ha fatto il presidente del Consiglio”, continua Anelli. Mentre Gianluca Comazzi aggiunge che “non è un documento di risposta alla mozione di sfiducia rivolta ad Attilio Fontana” dalle opposizioni “che è ridicola e scritta male. Ma a questa mozione ci stiamo lavorando da tempo. Ritengo gravissima l’assenza del presidente del Consiglio in questi mesi, sarebbe dovuto venire qui ogni settimana. Ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica che è stato garante degli equilibri istituzionali affinché valuti le responsabilità del Governo e ci auguriamo che possa prendere qualche iniziativa”. Comazzi ha poi aggiunto:”Non ci permettiamo di dare consigli al Presidente della Repubblica, ma il nostro appello dimostra che crediamo ancora nelle istituzioni”. “Non dobbiamo dimenticare i mesi di marzo e aprile, quando regione Lombardia veniva attaccata solo per una questione politica”, ha aggiunto infine Lucente. (MiaNews)