“Ieri ho sentito Matteo Salvini: appena dopo le Regionali ci prendiamo un paio di giorni per respirare e poi verranno presentati i candidati del centrodestra della tornata amministrativa di primavera di diverse città, e non solo Milano. Si parte da Milano e si va alle altre”: lo ha annunciato Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche Sociali di Regione Lombardia e commissario cittadino della Lega, a margine della commemorazione del Generale dell’Arma, Carlo Alberto Dalla Chiesa.
La presentazione del candidato del centrodestra, avverrà “indipendentemente dalla scelta di Sala”, ha precisato Bolognini, sottolineando che si tratta di “due percorsi assolutamente ininfluenti ed è bello che ci sia disponibilità della società civile a mettersi in campo indipendentemente da una presenza come quella di Sala che comunque è ingombrante, non è facile. È come l’Atalanta contro l’Inter, però tante volte vince l’Atalanta”.
Sui tempi per la presentazione della candidatura, l’assessore ha poi precisato che potrebbe cadere nel mese di “ottobre, dopo il ballottaggio dei capoluoghi. Al di là di una fase ancora oggi di metabolizzazione del personaggio e dei contenuti, è chiaro che non possiamo presentare il candidato sindaco di Milano a due giorni dalle elezioni in Veneto o Campania. Però stiamo lavorando a un po’ idee, progetti ed eventi per la città e quindi assolutamente c’è l’impegno anche di Matteo Salvini di dedicarsi. Milano è un pezzettino di una riflessione più ampia”.
Sul candidato del centrodestra, Bolognini ha poi aggiunto: “Il famoso mister X è consapevole” dell’incognita su chi sarà l’avversario del centrosinistra, “ma è pronto a scendere in campo indipendentemente. Qualora Sala decidesse di non ricandidarsi a gennaio o a febbraio, complicherebbe le primarie del centrosinistra e questi sono affari loro, ma noi non possiamo aspettare che questo sindaco, che è sempre più svogliato rispetto all’idea di ricandidarsi, decida. E quindi quello che sembrava un punto fermo e un punto di vantaggio per il centrosinistra in realtà è un vulnus per loro e un vantaggio per noi. Però al di là dei tempi, ci sono un po’ di idee che assolutamente vogliamo condividere con la città e con questa persona per capire se potrebbe essere il modello vincente di un’idea di Milano del futuro”. (MiaNews)