“Con Philippe Daverio scompare uno dei grandi protagonisti della vita culturale di Milano degli ultimi decenni”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricordato lo storico d’arte ed ex assessore alla cultura Philippe Daverio scomparso la scorsa notte. “Daverio è stato un innamorato di Milano cui ha sempre dato la forza della sua originalità e della sua competenza, dal Comune alla Scala fino al Museo del Duomo e a Brera. L’ho visto all’opera in tanti frangenti, non sempre ho condiviso le sue posizioni, ma mi ha sempre colpito la sua libertà di pensiero. – ha aggiunto – Soprattutto Milano e l’Italia devono allo spirito internazionale e alla capacità comunicativa di Philippe la sua lotta in difesa del bello e dell’arte del nostro paese di cui fu un instancabile e geniale divulgatore. Grazie, Philippe, and ‘save Italy'”
“Intellettuale di straordinaria umanità, un capace divulgatore della cultura, uno storico dell’arte sensibile e raffinato. Tutto questo era Philippe Daverio, un uomo di cui ho sempre apprezzato la grande intelligenza e lo spirito critico e che già manca a tutti noi”. Ha detto il Ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini.
“Geniale, per certi aspetti unico. Passione e competenza hanno caratterizzato la sua esistenza, sempre segnata da un’energia e una voglia di fare dirompenti”. Così il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana. “Proporro’ – ha spiegato l’assessore alla culura della Regione, Stefano Bruno Galli- che gli venga intitolata una sala di Palazzo Lombardia o di Palazzo Pirelli per ricordarlo. La scomparsa di Philippe Daverio lascia davvero un grande vuoto, che addolora ognuno di noi: e’ un colpo al cuore per la nostra cultura”. Anche l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, ha ricordato Philippe Daverio. “L’Europa come sorgente e destino per la nostra comunità: un’idea potente che Philippe Daverio ha sempre portato avanti, con il suo lavoro di critico e di divulgatore”
Daverio, il saluto commosso di Milano
Sala: "Con Philippe Daverio scompare uno dei grandi protagonisti della vita culturale di Milano degli ultimi decenni".