Accordo raggiunto sul trasporto pubblico locale, capienza non oltre l’80%

L'assessore regionale Terzi: "Per come si è arrivati a questa soluzione, non escludiamo la possibilità di disagi con la ripresa dell'attività  scolastica"

0
239

La conferenza unificata Stato-Regioni  ha dato il via libera al nuovo piano del trasporto pubblico locale, che prevede l’aumento della capienza massima dei mezzi all’80%, aumentando i posti a sedere e una maggiore riduzione di quelli in piedi. Un limite che potrà essere superato, arrivando quasi al 100%, installando “separazioni removibili” tra i sedili, come si legge nelle linee guida. La capienza massima, inoltre, potrà essere raggiunta per i tragitti che non superino i 15 minuti. I mezzi, sui quali bisognerà continuare ad indossare la mascherina, dovranno essere forniti di dispenser per l’igienizzazione e dovranno essere sanificati garantendo un ottimo ricambio d’aria. Il governo, inoltre, stanzierà nella legge di Bilancio 200 milioni per le Regioni e 150 per Comuni e Province per i servizi aggiuntivi di trasporto ritenuti indispensabili per l’avvio dell’anno scolastico. Soddisfatto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia: “”La volontà di fare il bene dei nostri ragazzi – ha detto – ha fatto superare polemiche e ostacoli e permesso di raggiungere un obiettivo fondamentale: permettere a tutti gli studenti di arrivare a scuola e di farlo in sicurezza”.

“Le Regioni hanno condiviso le  ‘linee guida’, punti essenziali e imprescindibili per cercare di garantire il servizio” ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
“Fondamentale – ha aggiunto l’assessore ai  Trasporti, Infrastrutture e Mobilità sostenibile della Lombardia, Claudia Maria Terzi – è il tema della ‘capacità di riempimento’ all’80% dei mezzi. Una soluzione che è da considerarsi come un compromesso tra le nostre richieste, che puntavano al 100%, e le valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico nazionale. Altro elemento molto importante è che queste regole vengano applicate a tutto il trasporto pubblico locale, senza distinzione tra urbano, extraurbano e servizio ferroviario regionale”.
“Infine, da evidenziare – ha sottolineato Terzi – che la possibilità di integrare il 20% del ‘servizio aggiuntivo’ che manca, sia garantita da stanziamento di risorse specifiche e quindi non a valere sui 900 milioni già stanziati, e da interventi normativi che legittimino questo tipo d’azione”. L’assessore regionale lombardo ha quindi concluso ricordando che “la lentezza con cui ha agito il Governo e per come si è arrivati a questa soluzione, non ci porta a escludere la possibilità di disagi con la ripresa dell’attività  scolastica, soprattutto in relazione ai grandi numeri che caratterizzano la Lombardia”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.