“Medicina territoriale con ospedali di comunità, reti sempre più fitte di assistenza socio-sanitaria realmente efficace e potenziamento del ruolo dei medici di base anche tramite una drastica modifica della legge regionale 23”. Sono questi i primi obiettivi del Consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta che specifica: “occorre urgentemente una revisione radicale dei rapporti di forza tra strutture pubbliche e private accreditate con obiettivi chiari anche sul numero dei posti letto, sulle prestazioni meno remunerative e con un accreditamento vincolato al taglio delle “eterne” liste d’attesa”. Dichiarazioni che suonano più come un auspicio rivolto a Palazzo Lombardia in attesa della ripresa delle attività istituzionali a settembre. Il consigliere regionale bergamasco nel suo disegno di una nuova sanità per la regione, sta lavorando affinché il partito di Carlo Calenda, da lui rappresentato al Pirellone, assuma un ruolo di vera e propria spina nel fianco della Giunta Fontana anche perché si faccia parte attiva presso il Governo per chiedere un aumento significativo delle borse di studio per gli specializzandi, medici praticamente non riconosciuti e che occorrono al sistema più di quanto si possa immaginare.
“L’obiettivo – conclude il consigliere bergamasco – è quello di stimolare un dibattito serio e costruttivo e che possa collaborare con proposte fattibili e concrete finalizzate al miglioramento della gestione della sanità nella regione più colpita d’Italia. Ribadire che le scelte fatte non si cambiano, che la sanità lombarda non ha problemi è sbagliato e irrispettoso nei confronti di tutti coloro che hanno subito le numerose inefficienze di cui abbiamo letto in questi mesi”. (MiaNews)