Incendio in carcere a Bergamo, 7 agenti intossicati

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Si è sfiorata la tragedia, sabato pomeriggio, nella Casa circondariale di Bergamo. Spiega Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “ Sabato 22.08.2020, dopo un black out presso il Reparto reclusione della Casa circondariale di Bergamo, si è verificato un incendio presso gli scantinati dove si trova la centralina elettrica del reparto. Un denso fumo ha riempito tutto il piano terra e ha raggiunto le sezioni del primo piano. Solo grazie alla prontezza e al coraggio dei colleghi in servizio e del personale intervenuto in ausilio coadiuvati dal Comandante di Reparto si è potuto evacuare tutti i detenuti accompagnandoli presso i passeggi. Tutti i detenuti illesi. Sette agenti intossicati dalle esalazioni di fumo compresi il Comandante e l’ispettore di sorveglianza generale, di questi tre sono stati portati dalle ambulanze intervenute presso l’Ospedale e successivamente dimessi con prognosi di cinque giorni. Sono intervenuti i vigili del fuoco che nel tardo pomeriggio hanno ripristinato l impianto e messo in sicurezza la struttura. Un grazie di cuore a tutto il personale di Polizia Penitenziaria che con professionalità e abnegazione ha evitato che la situazione diventasse ancora più drammatica. Sono stati bravi i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Bergamo a intervenire tempestivamente, con professionalità, capacità e competenza”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, evidenzia come nel carcere di Bergamo si siano vissuti “momenti di grande tensione e pericolo, gestiti con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari, coordinati al meglio dall’Ispettore di servizio e dal Comandante. Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari in servizio nel carcere. Quanto accaduto nel carcere di Bergamo è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti, ma è evidente che l’Amministrazione Penitenziaria deve trovare serie e urgenti soluzioni alla grave situazione riferita all’organico del Reparto di Polizia Penitenziaria del carcere di Bergamo”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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