Nonostante il momento di grande difficoltà per il calo dei consumi conseguente all’emergenza Covid, a Milano il 60% delle imprese resta aperto ad agosto per almeno tre settimane. E nel periodo centrale del mese, caratterizzato dal numero maggiore di chiusure, è aperto mediamente più del 20% delle imprese. La periferia, inoltre, appare più vivace del centro città. Lo rileva l’indagine condotta da Confcommercio Milano (dati elaborati dall’Ufficio studi) con le risposte giunte, attraverso un campione selezionato, da 550 imprese cittadine.
Nella prima settimana d’agosto, ora in corso, il 78% delle attività è aperto: in particolare il dettaglio non alimentare (91%) e i pubblici esercizi (83%). Apertura per il 60% dei negozi alimentari e per il 79% dei servizi (alla persona e alle imprese). Più in sofferenza le attività turistiche e della ricettività con una dichiarazione d’apertura, in questa settimana, che si ferma al 50%.
Le aperture scendono a partire dalla prossima settimana: 37% di attività aperte dall’8 al 14 agosto; 22% dall’8 al 21 agosto; 27% dal 15 al 21 agosto; 19% dall’8 al 28 agosto. E risalgono dal 22 di agosto: 59% di esercizi commerciali e attività aperte dal 22 al 28 agosto; 73% dal 29 agosto al 4 settembre. La media di apertura delle attività milanesi è di 2,9 settimane.
Dettaglio alimentare – Dal 60% di questa prima settimana d’agosto al 27% dall’8 al 14 agosto, a una media del 20% fino al 21 agosto. 51% dal 22 al 28 agosto e 62% di aperture dal 29 agosto al 4 settembre. Media di apertura: 2,5 settimane.
Dettaglio non alimentare – Dopo il 91% di questa settimana, a partire dall’8 agosto fino al 22 agosto scendono le aperture: 28% fino al 14 agosto e una media dell’11% fino al 21 agosto. Decisa risalita di aperture d’attività a partire dal 22 agosto: 69% fino al 28 agosto e 84% dal 29 agosto al 4 settembre. Media d’apertura: 2,9 settimane.
Pubblici esercizi – Bar e ristoranti, all’insegna di una Milano d’agosto da poter vivere in città, mantengono un discreto livello d’apertura anche nella parte centrale d’agosto. Dall’83% d’apertura nella prima settimana si passa al 54% dall’8 al 14 agosto per poi assestarsi su una media d’apertura del 33% fino al 21 agosto. Dal 22 al 28 agosto 69% e aperto il 76% dal 29 agosto al 4 settembre. Media d’apertura: 3,3 settimane.
Servizi alla persona e alle imprese – Dal 79% di questi giorni si scende al 39% di aperture dall’8 al 14 agosto e si mantiene (media del 33% di attività aperte) una buona copertura dal 15 al 21 agosto. Risalita al 65% dal 22 al 28 agosto e ulteriore incremento dal 29 agosto al 4 settembre: 81% di attività aperte. Media d’apertura: 3,1 settimane.
Turismo – 31% di aperture nella parte centrale d’agosto e ritorno a poco più del 50% di aperture alla fine del mese/primi di settembre. Media d’apertura: 2,3 settimane.
Artigiani – Picchi di apertura in questa prima settimana (67%) e dal 29 agosto al 4 settembre (62%). 24% di apertura dall’8 al 14 agosto e 10% dal 15 al 21 agosto. 52% di apertura dal 22 al 28 agosto. Media d’apertura: 2,5 settimane.
Professioni – Il 68% è al lavoro in questa prima settimana d’agosto; il 32% dall’8 al 14 agosto; l’11 % fino al 21 agosto; il 29% dal 22 al 28 agosto e il 46% dal 29 agosto al 4 settembre. Media d’apertura: 2,2 settimane.
In questa prima settimana le attività aperte in centro e periferia di Milano sostanzialmente si equivalgono: 77% di aperture nel centro città e 79% nei quartieri semicentrali e periferici. Ma, a partire dall’8 agosto, secondo le risposte giunte all’indagine, la periferia prende il sopravvento sul centro fortemente penalizzato dall’assenza di turisti stranieri: dall’8 al 14 agosto 44% di attività aperte contro il 32% del centro cittadino; dal 15 al 21 agosto il 31% contro il 20% delle aperture in centro; il 65% contro il 58% dal 22 al 28 agosto. Parziale riequilibrio dal 29 agosto al 4 settembre: il 76% di attività aperte in periferia, il 72% in centro. Media d’apertura: periferia 3,1 settimane, centro città 2,6 settimane.
Extra indagine i dati sui mercati milanesi. Durante tutto agosto sono aperti i 96 mercati all’aperto cittadini con una presenza media del 45% degli ambulanti. Con l’esclusione di Zara e Morsenchio (viale Ungheria) aperti i mercati comunali coperti con una presenza media del 40% degli operatori. Nei mercati garanzia dei servizi essenziali.
“Nonostante la crisi e il calo dei turisti, la città rimane aperta in agosto – dichiara Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano – Dall’indagine emerge un’inversione di tendenza, rispetto agli anni passati, dovuta all’emergenza Covid: più imprese aperte in periferia rispetto al centro storico. A tre mesi dalla fine del lockdown il sistema imprenditoriale è ancora in grave difficoltà. Proprio per questo è importante proseguire con il sostegno alle imprese attraverso più liquidità, meno burocrazia e meno tasse”.
Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano
Milano d’agosto non chiude per ferie, il 60% delle imprese lavora tre settimane. Un terzo di bar e ristoranti attivo nella parte centrale del mese. In periferia più imprese aperte rispetto al centro città. I risultati dell’indagine di Confcommercio Milano con i dati elaborati dall’Ufficio Studi. La Dichiarazione di Marco Barbieri, segretario generale Confcommercio Milano.
Publiée par Radio Lombardia sur Mardi 4 août 2020