Legambiente, laghi lombardi troppo inquinati

Su 30 punti monitorati nella quindicesima edizione della Goletta dei Laghi lungo le coste dei laghi Iseo, Lario, Maggiore, Lugano e Garda sono 15 quelli oltre i limiti di legge.

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Ancora troppi punti inquinati nei laghi lombardi:  è il primo dato che emerge dalla quindicesima edizione della Goletta dei Laghi di Legambiente. La tappa del lago di Garda lombardo si chiude tracciando il riepilogo generale di Goletta dei Laghi in Lombardia con il dossier “Laghi Lombardi 2020”, frutto delle attività svolte nelle scorse settimane sui laghi di Iseo, Como, Lugano, Maggiore e Garda.

Anche se proposta in una formula inedita nel rispetto delle restrizioni per il distanziamento fisico imposte dalla pandemia, Goletta dei Laghi non ha rinunciato a tenere insieme indagine scientifica e attenzione alla territorialità che la caratterizza. Come di consueto, Goletta ha aperto uno spazio di riflessione sull’ecosistema lacustre mettendo in luce le buone pratiche e sottolineando le principali fonti di criticità che minacciano i nostri laghi: gli scarichi abusivi, la cementificazione delle coste, la mancata depurazione, l’incuria e l’emergenza rifiuti, in particolare l’invasione di plastiche e microplastiche su cui quest’anno è stato sviluppato un approfondimento specifico attraverso la presentazione del progetto “Blue Lakes” a Toscolano Maderno.

Come ogni anno, i tecnici e i volontari di Goletta dei Laghi hanno monitorato lo stato di qualità dei laghi attraverso le analisi microbiologiche delle acque, prelevando campioni in diversi punti considerati sensibili sia per l’elevata attività antropica che per l’affluenza di scarichi nel bacino, spesso segnalati dai cittadini tramite il servizio SOS Goletta.

I risultati di questa edizione confermano che i laghi lombardi continuano a essere minacciati da scarichi fognari non depurati: sui 30 punti monitorati, ben 15 evidenziano la presenza di cariche batteriche oltre i limiti di legge, e sono stati segnalati come “inquinati” o “fortemente inquinati”.

I parametri indagati sono quelli microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

«L’edizione di quest’anno conferma l’urgenza delle misure richieste da Legambiente – dichiara la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto – scarichi abusivi, ritardi nella depurazione, inquinamento da plastiche e microplastiche mettono sempre più sotto pressione i nostri laghi. Alcuni punti critici sono gli stessi che denunciamo da anni e rappresentano ormai dei veri e propri “malati cronici” su cui però, purtroppo, si continua a non prendere provvedimenti o ad agire con troppa lentezza».

 

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