In vista delle prossime elezioni amministrative del 20 e 21 settembre, il PD Milano Metropolitana anticiperà al Prefetto Renato Saccone le liste, chiedendone una verifica, e invitando tutte le forze politiche in campo a fare altrettanto per impedire, da subito, il rischio di infiltrazioni mafiose nelle istituzioni. Ad annunciare la decisione sono stati questa mattina la Segretaria metropolitana Silvia Roggiani, il senatore Franco Mirabelli, i responsabili, degli Enti Locali Paolo Razzano e del Dipartimento Legalità Federico Ferri, riuniti in una conferenza stampa in streaming assieme ai candidati del centrosinistra dei nove Comuni che andranno al voto, Laura Bonfadini per Vittuone, Giovanni Cucchetti per Cuggiono, Luca Elia per Baranzate, Paolo Micheli per Segrate, Lorenzo Radice per Legnano, Alessandra Roman Tomat per Cologno Monzese, Francesco Vassallo per Bollate, Stefano Ventura per Corsico, Ornella Venturini per Barabiago.
“A ogni candidato, noi del Pd, chiediamo di dichiarare in regime autocertificazione il rinvio a giudizio per qualsiasi tipo di reato non colposo e anche situazioni che non hanno rilevanze penale ma solo reputazionali. Tra i nove comuni che andranno al voto a Milano Metropolitana – spiega il senatore Franco Mirabelli – ce ne sono alcuni sciolti anticipatamente per il coinvolgimento di amministratori in vicende giudiziarie. Penso a Legnano o città in cui la criminalità organizzata si è insediata, e nel passato ha tentato di condizionare anche le attività amministrative come Corsico, Baranzate e Bollate. Ecco perché come Partito Democratico della Città Metropolitana, riteniamo necessario ovunque, ma in particolare in questi Comuni, fare particolare attenzione alla composizione delle liste elettorali. L’obiettivo è quello di impedire che la ‘ndrangheta, o altre organizzazioni criminali, possano eleggere persone con cui hanno rapporti e quindi compiacenti ai loro interessi. La nostra – conclude il senatore – è un’azione concreta per ribadire l’impegno a presentare e sostenere candidati dai profili in linea con i valori di legalità, senza opacità che possano inquinare le pubbliche amministrazioni”.
“Per noi la lotta alle mafie e la difesa della legalità sono due priorità imprescindibili – dichiara la segretaria metropolitana Silvia Roggiani -. E impedire infiltrazioni nelle istituzioni è un dovere e una responsabilità che sentiamo nei confronti delle cittadine e dei cittadini. In quest’anno, infatti, non ci siamo risparmiati in Comuni come Legnano dove, al fianco del Comitato per la legalità, abbiamo smascherato una gestione del potere a dir poco opaca e un utilizzo sconsiderato delle istituzioni da parte di amministratori, in primis dell’ex cittadino Fratus, che hanno dimostrato di avere a cuore esclusivamente i propri interessi e di calpestare quelli dei cittadini che, invece, gli avevano dato fiducia. La pulizia delle liste – conclude la segretaria dem – deve essere un impegno di tutte le forze politiche, per questo invitiamo i nostri sfidanti a fare verifiche attente su chi le compone, attraverso il vaglio della Prefettura”.
“In una fase di grande emergenza come quella che stiamo attraversando a livello nazionale così come locale – afferma il responsabile Enti Locali Paolo Razzano – siamo esposti ad un rischio e una probabilità di infiltrazioni molto maggiori. Per far fronte alla crisi provocata dal Covid19, infatti, molte aziende in difficoltà che richiedono finanziamenti rischiano di diventare il bersaglio preferito delle mafie. Perciò come Partito Democratico siamo consapevoli che non basti una verifica formale fatta dalle commissioni elettorali, ma vogliamo fare di più”.
“Il PD nel proprio Statuto – dichiara il responsabile del Dipartimento Legalità Federico Ferri – ha preso l’impegno di rispettare i dettami del codice di autoregolamentazione varato dalla Commissione nazionale antimafia. Una scelta precisa e di responsabilità, che chiediamo a tutti – indipendentemente dal colore politico – di fare, nell’interesse esclusivo delle nostre comunità”.