Scuola, sindacati incontrano Sala: “l’impegno del sindaco c’è”

Vincenzo Cesare (UIL): "Siamo in assenza di linee guida dal punto di vista sanitario".

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“Abbastanza soddisfatti”, i rappresentanti dei sindacati Massimo Bonini, segretario generale Cgil Milano, Vincenzo Cesare, segretario responsabile delle politiche di Milano e città metropolitana UIL e Carlo Gerla, segretario generale Cisl Milano, dopo l’incontro di questa mattina, durato poco più di un’ora, con il sindaco Giuseppe Sala, organizzato per trovare una soluzione al problema dei 3mila bambini che potrebbero risultare esclusi da nidi e materne del Comune. Il tema affrontato, in particolare, è stato quello delle nuove assunzioni da parte del Comune: “L’impegno (del sindaco) c’è, oltre a coprire il turnover naturale, anche per uno sforzo ulteriore in relazione alle esigenze organizzative dettate dai protocolli della salute e degli spazi”, hanno spiegato i sindacalisti a margine dell’incontro.
“L’impegno del sindaco a prendere tutti e 3 mila bambini c’è ed è chiaro che noi abbiamo chiesto lo sforzo massimo, oltre a coprire gli organici in turnover naturale lo sforzo è quello di assumere ulteriore personale per garantire la gestione in uno stato di emergenza”, ha spiegato Bonini. “E la garanzia che la salute venga garantita a bambini, educatori e ai genitori che frequentano i luoghi. Questi impegni ci sono e adesso saranno le nostre categorie che rappresentano direttamente i lavoratori a trovare le soluzioni tecniche. Questo è il perimetro che avevamo la necessità di avere e ce l’abbiamo”, ha proseguito Bonini.
Vincenzo Cesare, per la Uil, ha commentato: “Abbiamo un grande assente. Siamo in assenza di linee guida dal punto di vista sanitario perché dal governo centrale questo tipo di disposizioni non sono arrivate. Ci dovremo anche preoccupare in assenza di disposizioni dal governo centrale di trovare anche una soluzione concordata rispetto a quelle che sono le garanzie sul distanziamento, sui dispositivi e come ci si muove se dovessero avvenire situazioni di contagio”. Carlo Gerla ha invece detto: “Abbiamo condiviso un percorso di lavoro anche perché il tema è molto delicato e importante perché riguarda i bambini ma anche le famiglie. Noi abbiamo in modo particolare figure di genere femminile che sono quattro o cinque mesi che stanno facendo di tutto, a partire dalla cura, all’insegnamento, al cercare di conciliare lavoro e famiglia. Quindi abbiamo cercato di condividere dei temi e abbiamo insistito per fare in modo che nessuno rimanga solo”. Durante l’incontro, è stato affrontato anche il tema degli spazi: “Sugli spazi si sta facendo uno studio, una ricognizione molto mirata. In base a quella poi si decideranno il distanziamento e il numero, e questo è molto delicato, degli educatori rispetto chiaramente ai bambini da coinvolgere”, hanno spiegato i sindacati, aggiungendo inoltre che “le nostre categorie e i nostri nazionali a livello confederale stanno chiedendo nei confronti del governo linee specifiche. Perché è chiaro a tutti che bisogna avere anche una linea di omogeneità rispetto all’approccio a questa tematica che riguarda tutto il territorio nazionale. Poi noi comunque dobbiamo sforzarci di capire se i tempi saranno celeri. Perché siamo al 23 di luglio e a settembre bisognerebbe partire”. Per quanto riguarda i test per il personale, “saranno assolutamente garantiti per tutti gli educatori”, hanno specificato i rappresentanti dei sindacati. Da lunedì prossimo, “ci saranno altri incontri: cominceranno le trattative con la categoria del settore in un tour de force di una settimana”, hanno infine comunicato i sindacalisti.

 

 

[MIANEWS]

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