H&M, noto marchio di abbigliamento “fast fashion” svedese, “smentisce la notizia dei 2000 posti di lavoro a rischio”: l’azienda lo specifica in una nota, confermando però “la chiusura di otto punti vendita in Italia entro la fine dell’anno” perché “adattarsi all’evoluzione continua del mercato è essenziale per garantire la stabilità economica dell’azienda a lungo termine”.

A Milano sono due gli store che hanno abbassato la saracinesca definitivamente, con i dipendenti già ricollocati come la stessa azienda tiene a far presente: “in un quadro generale di grave difficoltà del settore retail, dovuto al momento straordinario in cui ci troviamo, H&M è riuscita a garantire una ricollocazione per tutti i 57 dipendenti dei due punti vendita, al fine di salvaguardare la totalità dei posti di lavoro”.

Proprio davanti a uno dei principali punti vendita di H&M, in corso Buenos Aires a Milano, sabato alle 15 è in programma un presidio di protesta in cui lavoratori e lavoratrici della catena d’abbigliamento scenderanno con Adl Cobas per denunciare “pubblicamente – si legge in un post sulla pagina Fb del sindacato – un’ingiustizia travestita da ennesima crisi che non siamo disposte e disposti a pagare”.

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