Raffica di insulti osceni sul web alla vicepresidente del Municipio 8

La pagina Facebook di Giulia Pelucchi presa di mira con insulti osceni per l’iniziativa del Municipio 8 a favore della campagna “Human Black Migrant Lives Matter”, una scritta con questo slogan e con i colori dell’arcobaleno in piazza Gramsci a Milano. Il sostegno di Sala. Le reazioni dell'opposizione.

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Uno dei messaggi pubblicati sulla pagina Facebook di Giulia Pelucchi

La pagina Facebook di Giulia Pelucchi è stata presa di mira con insulti osceni e sessisti dopo l’iniziativa del Municipio 8 a favore della campagna “Human Black Migrant Lives Matter”, una scritta con questo slogan e con i colori dell’arcobaleno in piazza Gramsci a Milano. Alla donna arriva il sostegno del partito: “Il PD Milano Metropolitana esprime solidarietà alla Vicepresidente e Assessora Cultura, Educazione, Sport del Municipio 8 Giulia Pelucchi, vittima sui social di pesanti insulti sessisti e razzisti, per aver dipinto la scritta “Human Black Migrant Lives Matter” con i colori della pace in Piazza Gramsci, raccogliendo come Municipio 8 l’appello delle Sardine. “Solidarietà e un abbraccio a Giulia Pelucchi – è il commento della segretaria del PD Milano Metropolitana Silvia Roggiani –. Ancora una volta si sceglie una donna, come bersaglio dell’odiosa macchina del fango.  A Giulia vogliamo dire che non è sola. Nessuno spazio, mai, ai predicatori di odio e razzismo”, conclude Roggiani.

Sala e la giunta appoggiano Giulia Pelucchi 

“Il Sindaco e tutti gli assessori della Giunta di Milano desiderano esprimere la loro massima solidarietà alla vicepresidente e assessora alla Cultura, Educazione e Sport del Municipio 8, Giulia Pelucchi, colpita da offese con commenti sessisti e razzisti via social in seguito alla partecipazione all’iniziativa in piazza Gramsci (la scritta antirazzista ‘Human Black Migrant Lives Matter’), in ricordo dell’uccisione di George Floyd. Gli assessori sono vicini alla consigliera e appoggiano l’iniziativa simbolica di attenzione ai diritti di tutti, in particolare degli ultimi e degli emarginati, e alle vittime di violenza a Milano, in Italia e nel mondo. Si può non essere d’accordo; succede. Ma non può essere questo il modo, violento, pericoloso e profondamente offensivo, di esprimere il dissenso. In questo modo non cresce la democrazia ma la cattiveria e la volgarità. Vogliamo che siano queste la basi su cui appoggiare il presente ed il futuro del nostro Paese?”. Così una nota di Palazzo Marino.

Le reazioni dell’opposizione 

“All’assessore del Municipio 8, Giulia Peluffi, voglio esprimere la mia personale solidarietà per l’aggressione sui social da parte dei soliti leoni da tastiera. Non m’interessa discutere sul messaggio della scritta in piazza Gramsci, anche se con la crisi economica che si respira in città e i tanti problemi dei milanesi in seria difficoltà si sarebbe potuto realizzare qualcosa di diverso. Trovo però molto infelice la scelta del luogo dove è stata disegnata la scritta. Piazza Gramsci ha un parcheggio sotterraneo di cui gli uffici tecnici del Comune non trovano i collaudi, ci sono gravi problemi di infiltrazione per via della pavimentazione e una fontana che è l’emblema dell’inefficienza. Fossi stato nel parlamentino del Municipio 8 avrei suggerito un’altra piazza per opportunità politica visto che da anni i residenti attendono risposte. Questo esula dalla ferma condanna verso commenti e attacchi davvero ignobili”. Così in una nota Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia.

“Il Pd quando comincerà a pensare agli italiani? Quando la smetterà di portare avanti questa propaganda immigrazionista a tutti costi? Quando si fermerà ad ascoltare le reali esigenze dei milanesi? Basta con queste opere politiche chiaramente a senso unico verso sinistra. Il Comune di Milano e il sindaco Sala devono rappresentare tutti i cittadini, non solo i loro amici amanti delle ong, dei clandestini e del business dell’accoglienza indiscriminata. Sono risorte pure le Sardine a supportare l’iniziativa del Municipio 8, che chiedono l’abrogazione dei decreti sicurezza: in pratica vogliono il caos, l’illegalità, per loro contano solo i diritti degli extracomunitari. Tra l’altro, è abbastanza curioso che le scritte “anti-razziste” siano state promosse nel Municipio 8, una delle zone di Milano che più risente dei problemi legati all’immigrazione, tra il campo rom di via Negrotto, le baraccopoli a Musocco, i minimarket etnici di viale Certosa”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.

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