Da domani giovedì 2 luglio riapre anche il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia con nuovi orari e una speciale tecnologia in grado di monitorare il distanziamento anti-covid. In una prima fase sperimentale il Museo sarà aperto il giovedì dalle 15 alle 21 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 19 e sarà necessario prenotare online. Potranno accedere 30 persone ogni 30 minuti e non è indicato un tempo massimo di permanenza. A “vigilare” sul mantenimento delle distanze, fanno sapere dal Museo, sarà un’applicazione di monitoraggio per il distanziamento Covid-19 su V-App grazie a telecamere. Si tratta della prima applicazione in un’istituzione culturale. “In questo momento di grande difficoltà e incertezza assume un valore particolare la riapertura di un Museo che svolge un ruolo sociale importante e si rivolge a tutti i cittadini con un’offerta ampia e articolata. La sua missione culturale educativa risponde a un bisogno della società contemporanea di comprensione del futuro, assumendo un ruolo di responsabilità per il benessere e la qualità della vita delle persone”, dichiara il Presidente del Museo, Giuliano Urbani. Debutta domani il podcasting, una novità multimediale per arricchire l’esperienza di visita attraverso le voci di curatori ed esperti del Museo, tra i primi a Milano e in Italia a lanciare questo tipo di attività. Un racconto delle esposizioni, delle collezioni storiche, delle attività educative, storie di scienza e tecnologia dai depositi, dagli archivi e dalla biblioteca, dei progetti e delle iniziative più importanti che si svolgono al Museo. Tutti i podcast saranno fruibili sia all’interno del Museo per una visita più completa sia attraverso le piattaforme Spotify, Apple Podcasts, Google Podcasts, iHeartRadio, Deezer, Soudcloud, Spreaker, Castbox, Podcast Addict, Podchaser, JioSaavn. Dopo la conclusione di #storieaportechiuse , il format digitale che ha accompagnato il pubblico durante i quattro mesi di lockdown, il Museo si prepara a lanciare un nuovo progetto digitale per continuare a raccontarsi. #storieaportechiuse è infatti parte di una più ampia missione del Museo, volta all’utilizzo dei linguaggi e delle tecnologie digitali per la valorizzazione del proprio patrimonio, sia come parte dell’esperienza della visita, sia al di fuori sfruttando la rete e le tecnologie mobili. Per questo, dopo la pubblicazione dell’ultima storia, #storiaeportechiuse non terminerà del tutto ma evolverà dando vita, a partire dalle prossime settimane, a Storie@Museoscienza . Tra le novità digitali ci sarà inoltre il lancio di Train Stories, la prima App in realtà aumentata del Museo dedicata alla Valigia delle Indie, il convoglio ferroviario che collegava settimanalmente Londra a Bombay ed attraversava parte della Francia e della neo nata Italia tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900, e, più in generale a tutti i pezzi storici presenti all’interno del Padiglione Ferroviario del Museo. Non solo, grazie alla realtà aumentata, si potrà passeggiare attraverso il lussuoso vagone ristorante , ricostruito come quello dove i passeggeri pranzavano nel 1870, e ammirare le porcellane e gli arredi dell’epoca.