Insegnante trovato morto in un cantiere a Crema, l’autopsia: “no colpo di pistola”

Le ferite sul corpo di Mauro Pamiro sono compatibili con un volo da un'altezza di svariati metri. La moglie rimane indagata per omicidio volontario per atto dovuto per svolgere l'autopsia.

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Si era pensato subito ad un colpo di pistola, visto il foro ritrovato sulla testa di Mauro Pamiro, insegnante e musicista di 44 anni ritrovato lunedì in una cantiere edile a Crema, poco distante dalla casa dove viveva con la moglie. Invece, il risultato dell’autopsia ha dato tutt’altro riscontro: a causare il danno alla testa, così come il resto delle ferite sarebbe stata la caduta di Pamiro per svariati metri fino a impattare il suolo. Gli agenti della Squadra mobile e del Commissariato di Crema continuano a lavorare su tutte le ipotesi: dall’omicidio, all’incidente fino al suicidio. La moglie, Debora Stella, rimane indagata per omicidio volontario per atto dovuto, appunto per svolgere l’autopsia. La donna, che si trova ricoverata in ospedale nel reparto di psichiatria, si era avvalsa della facoltà di non rispondere in quanto in stato confusionale. Gli investigatori nel frattempo continuano a interrogare le persone vicine alla coppia e ad analizzare computer e telefoni cellulari trovati in casa.

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