Statua di Montanelli, la provocazione dell’artista Donati Meyer

L'artista e attivista Cristina Donati Meyer ha fatto un blitz nei giardini di via Palestro, posando sul monumento di Indro Montanelli un fantoccio raffigurante una bambina eritrea.

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L’artista e attivista Cristina Donati Meyer ha fatto un blitz nei giardini di via Palestro, posando sul monumento di Indro Montanelli un fantoccio raffigurante una bambina eritrea, con un un cartello con la scritta: “Il monumento a Indro Montanelli così è completo. Non occorreva colorare la statua, era sufficiente aggiungere sulle ginocchia del vecchio la bambina eritrea di 12 anni della quale abusò da soldato colonialista e fascista”. L’artista è stata bloccata dalla polizia e una volta  identificata  è stata rilasciata.
“Non era mia intenzione deturpare il monumento, anzi – scrive su facebook –  Quella statua ha avuto, dopo oltre un decennio, un ruolo fondamentale per riaccendere una discussione e una riflessione, mai fatta in Italia, su cosa significò l’invasione e colonizzazione italiana in Etiopia, Eritrea, Somalia e Libia. Gas nervino sulle popolazioni civili, bombardamenti, stupri di massa, stragi, schiavizzazione di ragazze e bambine, spose bambine, acquistate dalle famiglie, sottrazione di beni artistici e monumentali, risorse e terre,. Dovremmo essere tutti grati a Montanelli e al suo monumento, il quale, fungendo- in taluni casi da capro espiatorio – ha consentito alle italiane e agli italiani di conoscere e fare i conti con un passato orrendo: quello delle guerre e aggressioni coloniali del fascismo”

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