“La vicenda delle gare manipolate in ATM mette in luce un sistema consolidato di malaffare che alzava a dismisura i costi, pagati con soldi pubblici, degli acquisti degli impianti tecnologici”. Lo afferma Dario Balotta, presidente di Onlit, osservatorio sulle liberalizzazioni nei trasporti. “Il segnalamento e i sistemi di circolazione sono un settore strategico per il futuro dell’azienda, ma anche per la sicurezza d’esercizio. Da questa storia emerge inoltre un modello organizzativo inefficiente con una catena di comando aziendale inadeguata, visto che da ad un quadro era permesso di decidere le strategie e le modalità di acquisto dei sistemi di segnalamento senza far sapere niente ai vertici aziendali e che ora non deve diverntare il capro espiatorio ATM si dimostra non pronta per le sfide del futuro e non all’altezza dei servizi che Milano ha il diritto di pretendere: non basta – prosegue Balotta – la crescita dei passeggeri se la produttività aziendale è sotto di 20 punti rispetto ad altre aziende simili del settore. La bassa produttività e la crescita inferiore alle sue potenzialità sono frutto delle garanzie e del contesto monopolistico che è sempre stato assicurato all’azienda da tutte le amministrazioni pubbliche che si sono succedute”. E tanto per cominciare, afferma anche Balotta, “ATM dovrebbe chiedere scusa ai milanesi”.
“Atm chieda scusa ai milanesi”
Dario Balotta, presidente di Onlit - Osservatorio sui trasporti: "Le gare manipolate dicono che l'azienda non è pronta alle sfide del futuro". "Atm chieda scusa ai milanesi".