Sei antagonisti, due del Carc e quattro del centro sociale Zam, sono indagati per diffamazione e minacce, per le scritte di minaccia comparse a Milano contro il governatore Attilio Fontana e il sindaco Beppe Sala. In particolare, due esponenti del
Carc (i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo), nelle indagini sono accusati diessere gli autori della scritta ‘Fontana assassino’ apparsa nelle scorse settimane lungo il Naviglio della Martesana (sono stati anche denunciati per imbrattamento dal proprietario delmuro). Altre scritte dello stesso genere sono poi comparse in altre zone della citta’ e nei giorni scorsi il legale di Fontana, l’avvocato Jacopo Pensa, ha anche presentato al pm Nobili un dossier con all’interno una serie di minacce ed insulti ricevuti on line ma anche che con lettere dal presidente della Lombardia per la gestione dell’emergenza Coronavirus.
Quattro giovani frequentatori del centro sociale Zam sono ritenuti tra gli autori della scritta ‘Fontana assassino Sala zerbino’ trovata nella notte tra il 5 e il 6 giugno in via Chiesa Rossa, sempre a Milano. Sono stati identificati e indagati. Le indagini sono ancora in corso.