“Ho ribadito la nostra volontà di tenere la statua lì dov’è, capisco che questo non piace anche a molti perché la nostra decisione è stata molto criticata. Il mio punto è che temo che se si apre questo dibattito allora è estendibile a tante altre realtà. Faccio un esempio,per me ad esempio una delle intitolazioni più sbagliate a Milano è la piazza Luigi Cadorna, se fosse intitolata al padre capisco, ma perché è intitolata a Luigi Cadorna? Perché Mussolini voleva essere compiacente nei confronti di una parte dei reduci. Quando mi si dice ‘iniziamo a farne una e poi vediamo’, io non mi trovo d’accordo su quello”. Così il sindaco Giuseppe Sala, a margine dell’inaugurazione di Triennale Estate è tornato sul ‘caso’ della statua di Montanelli dopo l’imbrattamento di sabato scorso. Per il sindaco o c’e’ “un percorso per cui la città decide che è il momento di ripensare la toponomastica” e “i monumenti dedicati, sono disponibile”, ma “fare un singolo atto secondo me significa quel che significa. Dopodiché, io sto dicendo guardate quali sono i problemi, come il lavoro. Ragioniamo in termini di priorità: non mi pare che sia folle chiedere una riflessione su cosa sia prioritario in questo momento, certo che se il dibattito viene, anche sui social, totalmente assorbito dalla statua di Montanelli e non si affronta una questione del genere è sbagliato”.
Il sindaco inoltre, sul ‘clima di tensione’ per la vicenda Montanelli, ha detto “Non sono preoccupato per questo tema specifico ma per le tensioni che in generale ci sono. Non sono informato su quello che sta facendo la procura né voglio esserlo e cerco di mantenere la tranquillità che in questo momento è necessaria”. (MiaNews)